Banche: spread e prestiti stabili ma asset quality in deterioramento

L’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha pubblicato i dati preliminari relativi al mese di febbraio sul settore bancario dai quali emergono le seguenti principali evidenze:

  • spread stabili su basi mensile a febbraio (asset-liability spread a 357 punti base) con dinamica positiva sul front book;
  • prestiti al settore privato sostanzialmente stabili (-0,3% mese su mese);
  • sofferenze nette nei bilanci bancari in aumento a gennaio (+14% anno su anno) dopo il consueto derisking di fine anno, ma ancora ampiamente al di sotto dei livelli pre-Covid.

Tassi

Il tasso medio sui prestiti a famiglie e società non finanziarie a febbraio è rimasto stabile su base mensile al 4,78%, così come stabile è rimasto il tasso medio sulla raccolta all’1.21% (tasso medio sui depositi all’1%, stabile mese su mese, in particolare sui conti corrente flat a 0,54%). Lo spread commerciale sulle consistenze è stato quindi in linea con il mese di gennaio a 378 punti base (asset-liability spread a 357 punti).

Si segnala, inoltre, una riduzione sia sui tassi dei nuovi impieghi (-11 punti mese su mese sui prestiti alle imprese e -8 punti per i mutui residenziali), nonché sulla nuova raccolta (-15 punti).

Volumi

Gli impieghi verso il settore privato sono risultati sostanzialmente stabili su base mensile (- 0,3% mese su mese), mentre il calo su base annuale è pari a -2.5% anno su anno (o -2,7% per gli impieghi verso famiglie e società non finanziarie). I depositi sono invece in calo del -1,1% anno su anno (in decelerazione rispetto al -1.8% anno su anno di gennaio) e sostanzialmente stabili su base mensile (+2 mld di euro mese su mese).

Sofferenze

Nel mese di gennaio, si segnala un aumento delle sofferenze nette nei bilanci bancari (+820 mln di euro a gennaio, +14% anno su anno). A livello aggregato, il settore mostrava un Net NPE ratio pari all’1,04% (1,93% a gennaio 2019 e 0,88% a gennaio 2023).

“Riteniamo che le indicazioni sulla tenuta degli spread e sulla stabilità dei volumi siano positive per il settore, migliorando la visibilità sulla resilienza del NII nel primo quarter. Attualmente, la curva forward dell’Euribor 3M sconta un tasso medio stimeto per il 2024 superiore di ca. 20 punti base sul 2023. Rimane da monitorare, invece, l’evoluzione futura dell’asset quality che, sebbene rimanga decisamente migliore dei livelli pre-Covid, sta mostrando segnali di graduale peggioramento. Il settore tratta a un PTE mediano 2024 stimato pari a 0,83 volte”, commentano da Equita.

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