Azimut: all’orizzonte buyback e investimenti in aziende italiane

Si è svolta oggi, in unica convocazione, l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci di Azimut, che ha deliberato quanto segue:

Parte ordinaria

1. Bilancio al 31 dicembre 2023, relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione e relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione; deliberazioni inerenti e conseguenti. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 con relativi allegati.
L’Assemblea ha approvato senza modifiche il bilancio d’esercizio al 31/12/2023 approvato dal CdA in data 7 marzo 2024, che vede i seguenti dati salienti:

  • Ricavi consolidati: 1.312 milioni di euro
  • Reddito operativo consolidato: 87 milioni
  • Utile netto consolidato: 435 milioni

L’utile netto della sola capogruppo Azimut Holding è pari nel 2023 a 364,1 milioni di euro.

2. Destinazione dell’utile di esercizio al 31 dicembre 2023. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
L’Assemblea ha approvato2 la destinazione dell’utile di esercizio al 31 dicembre 2023, inclusa la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 1 euro lordi in denaro per ogni azione detenuta e una parte del dividendo da corrispondere in azioni proprie. L’Assemblea ha infatti approvato di destinare complessive n. 2.029.823 azioni proprie detenute in portafoglio dalla Società da assegnare a titolo gratuito agli aventi diritto. Con riferimento all’assegnazione gratuita di tali azioni proprie, sarà assegnata n. 1 azione ordinaria ogni 69 azioni possedute, con arrotondamento per difetto all’unità. Le azioni proprie assegnate agli azionisti avranno lo stesso godimento delle azioni Azimut in circolazione alla data di assegnazione. Con riferimento al regime fiscale, si precisa che le azioni oggetto di assegnazione, sulla base delle risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate n. 26/E del 7 marzo 2011 e n. 12/E del 7 febbraio 2012, costituiscono utili in natura unicamente nella misura di euro 0,23 per azione assegnata. Tale importo costituisce la componente del capitale sociale -ante distribuzione- composta da riserve da utile. Il valore della parte di dividendo da corrispondersi in azioni verrà comunicato agli azionisti alla data dello stacco cedola, prevista per il 20 maggio 2024. La data di pagamento del dividendo in contanti e di assegnazione delle azioni è prevista per il 22 maggio 2024, con stacco cedola il 20 maggio 2024 e record date 21 maggio 2024.
L’Assemblea ha anche votato di destinare, in conformità a quanto previsto dallo Statuto, una cifra pari a 6,3 milioni, corrispondente all’1% dell’utile lordo consolidato, a favore della Fondazione Azimut ONLUS.
Inoltre, l’Assemblea ha approvato di destinare, in conformità a quanto previsto dallo Statuto, € 43,46 per ogni Strumento Finanziario Partecipativo detenuto dai “Top Key People” al momento dell’approvazione del pagamento del dividendo.

3. Proposta di acquisto e disposizione di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti. L’Assemblea ha approvato3 l’autorizzazione all’acquisto anche in più tranches fino ad un massimo di n. 14.000.000 di azioni ordinarie Azimut Holding S.p.A. pari al 9,77% dell’attuale capitale sociale (fermo restando che entro questo importo massimo complessivo, massime n. 7.000.000 azioni ordinarie Azimut Holding S.p.A. pari al 4,89% dell’attuale capitale sociale potranno essere destinate alla costituzione della provvista necessaria a dare esecuzione ad eventuali piani di azionariato), tenendo conto delle azioni già in portafoglio al momento dell’acquisto. Il prezzo di acquisto sarà ad un prezzo minimo unitario non inferiore al valore contabile implicito dell’azione ordinaria Azimut Holding  e massimo unitario non superiore a 40 euro. L’Assemblea ha inoltre approvato il meccanismo di whitewash che esime dall’obbligo di OPA totalitaria nel caso il superamento delle soglie rilevanti (oltre 25%) consegua ad acquisti di azioni proprie.

4. Relazione sulla remunerazione: deliberazione ai sensi dell’art. 123-ter, sesto comma, del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998. L’Assemblea ha approvato con ampia maggioranza la prima e la seconda sezione del punto relativo alla politica della Società riguardante la remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nonché sulle procedure utilizzate per l’adozione e l’attuazione di tale politica.
Inoltre, il Gruppo informa che a fronte di quanto già deliberato dall’Assemblea, tenutasi in data 28 aprile 2022, sono subentrati in data odierna i nuovi Consiglieri Giorgia Sturlesi ed Erica Angelini, in sostituzione dei Consiglieri Daniela Pavan e Monica de Pau, sempre in rappresentanza dei consulenti finanziari del Gruppo (cfr. comunicato stampa del 28 aprile 2022).

Parte straordinaria

1. Modifica dell’art. 12 dello Statuto Sociale: modalità di svolgimento dell’Assemblea degli Azionisti.
L’Assemblea straordinaria ha espresso voto non favorevole per la modifica dell’art. 12 dello Statuto Sociale, volta a prevedere quale alternativa alla partecipazione fisica, la possibilità di svolgimento dell’Assemblea degli Azionisti mediante mezzi di telecomunicazione ovvero mediante l’intervento esclusivo del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 135-undecies del TUF e di esercizio del diritto di voto per corrispondenza o in via elettronica. La proposta, pur essendo stata approvata dalla maggioranza del capitale votante in Assemblea, non ha raggiunto il quorum necessario per l’approvazione di una delibera di competenza dell’assemblea straordinaria.

Pietro Giuliani, presidente del gruppo Azimut ha commentato: “Nel 2004 Azimut Holding si è quotata con: circa 700 consulenti finanziari, la gestione in Italia e in Lussemburgo solo sui titoli quotati e una posizione finanziaria debitoria derivante da un LBO. A vent’anni dalla quotazione, durante i quali abbiamo moltiplicato per 15 il capitale dei nostri azionisti iniziali, Azimut Holding si prepara a chiudere il 2024 con un utile netto di mezzo miliardo di euro. Affrontiamo il futuro (post spin-off di una parte del sistema distributivo italiano) con circa 850 consulenti finanziari (+20% circa rispetto a quelli presenti in IPO nel 2004) selezionati con criteri qualitativi e che avranno a disposizione per i loro clienti tutti gli strumenti tecnologici derivanti dai nostri investimenti nel fintech effettuati da oltre 8 anni in tutte le parti del mondo. Per quanto riguarda la nostra gestione degli investimenti, attiva, siamo l’unico player italiano presente in 18 paesi nel mondo, in grado di investire in tempo reale su tutti i mercati pensando con testa in Italia come i nostri clienti nazionali e beneficiando della nostra presenza globale (circa il 50% dei 95 miliardi di euro delle masse proviene da centinaia di migliaia di clienti esteri). Inoltre, siamo in grado di investire nei mercati privati (private equity/credit, venture capital, infrastrutture ecc…) in Italia e all’estero (Stati Uniti, Brasile, Turchia ed Emirati Arabi Uniti). La nostra posizione finanziaria netta, post restituzione del bond in dicembre di 500 milioni di euro e post spin-off di parte della rete in Italia, si dovrebbe attestare a ben oltre 1,5 miliardi di euro. Questo ci permetterà di effettuare buy-back e investire in aziende principalmente italiane, aiutando gli imprenditori ad espandersi all’estero, a crescere e, se lo vorranno, a quotarsi in Borsa, accompagnandoli in un cammino che noi Azimutiani abbiamo già percorso con successo e mantenendo la nostra indipendenza”.

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