Spectrum Markets, il mercato paneuropeo dei certificati, e Intermonte, investment bank indipendente specializzata nell’intermediazione, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano, hanno annunciato il lancio dell’iniziativa trading a zero commissioni.
Grazie a questa proposta, l’ampia rete di istituzioni finanziarie italiane connesse a Intermonte avrà, fino al termine del 2022, la possibilità di offrire ai propri clienti individuali l’opportunità di negoziare certificati su Spectrum senza commissioni.
L’iniziativa è possibile grazie alla struttura ottimizzata di Spectrum Markets, che elimina tutti i costi superflui, tra cui le commissioni di transazione, le commissioni per i dati di mercato e quelle per la connettività, riducendo le barriere d’ingresso al trading. I membri del mercato pan-europeo beneficiano direttamente della struttura priva di commissioni di negoziazione di Spectrum e hanno quindi la possibilità di trasferire questa significativa riduzione dei costi ai loro clienti.
Christophe Grosset, European Sales Director di Spectrum Markets, afferma: “Intermonte è stato il primo intermediario italiano ad aderire a Spectrum Markets ed è il primo a consentire il trading a zero commissioni, in linea con la visione di Spectrum di abbattere le barriere di accesso al trading per i singoli investitori. Accogliamo con favore l’iniziativa di Intermonte e siamo molto orgogliosi di far parte di questo cambiamento in atto nel settore”.
Gianluca Parenti, Head of Digital Division & Advisory di Intermonte, dichiara: “Questa iniziativa consente ai nostri clienti di negoziare i certificati quotati su Spectrum Markets senza commissioni. È uno dei progetti congiunti che stiamo realizzando, insieme a una campagna pensata per sostenere Sightsavers, organizzazione no-profit attiva nella lotta contro le malattie che possono portare alla cecità adulti e bambini in tutto il mondo: per ogni transazione eseguita tramite Intermonte, un contributo proporzionale sarà devoluto all’associazione, per sottolineare il ruolo anche sociale che l’industria può svolgere”.