Bnp Paribas IP, non c’è motivo di seguire il rally dei mercati emergenti

STOCK CONNECT – Le azioni cinesi e di Hong Kong hanno raggiunto picchi elevati nelle scorse settimane, ma l’andamento dell’economia non è chiaramente il motore di tale tendenza. I guadagni, spiega Joost Van Leenders, chief economist Multi Asset Solutions di Bnp Paribas Investment Partners, sono invece stati sostenuti dalle speranze di ulteriori misure di stimolo, dalla mancanza di opportunità di investimento alternative, dalla natura generalmente speculativa del mercato azionario cinese e per Hong Kong, dal recente lancio della piattaforma Stock Connect che collega i mercati di Shanghai e Hong Kong consentendo agli investitori cinesi di investire direttamente ad Hong Kong.

ASSET ALLOCATION – “La nostra asset allocation è caratterizzata da una posizione sovrappesata sulle azioni, che abbiamo però implementato tramite i titoli azionari dei paesi sviluppati. In questo momento riteniamo che non ci siano motivi per inseguire il rally dei mercati emergenti. La nostra posizione sovrappesata sulle azioni dei mercati emergenti asiatici rispetto alle azioni dei mercati emergenti in generale, dovrebbe beneficiare dei solidi risultati messi a segno da alcuni di questi mercati, sebbene sia stata penalizzata dal rimbalzo del rublo russo e del real brasiliano. Prevediamo un miglioramento della crescita negli Stati Uniti e nell’Eurozona e riconsidereremo la nostra posizione alla fine della pubblicazione delle trimestrali. Abbiamo rivisto al ribasso le previsioni sugli utili negli Stati Uniti. In Europa, tali revisioni al ribasso si sono concentrate sul Regno Unito e sulla Svizzera. L’eurozona è stata un’eccezione positiva: le società sono in realtà state oggetto di revisioni al rialzo delle stime sugli utili per la prima volta in quattro anni. Ovviamente le azioni hanno fatto registrare un buon andamento e la maggior parte dei miglioramenti degli utili è già stata scontata nelle previsioni, ma rispetto ad altre classi di attivo, le prospettive per le azioni sembrano positive”.

DEFAULT GRECO? IMPROBABILE
– “Nell’Eurozona, l’uscita della Grecia dall’euro è diventata un rischio maggiore. Nel mese di maggio, il paese dovrà ripagare 1,0 miliardi di euro al FMI e in giugno altri 1,6 miliardi di euro. Data la mancanza di liquidità che affligge il governo greco, il paese avrà bisogno di aiuti pari a 7,2 miliardi di euro corrispondenti all’ultima tranche del programma di salvataggio. A tal fine il ministro dell’economia greco dovrà consegnare alla Commissione europea una lista di riforme credibili. Ma ciò per ora non è ancora stato fatto. I rendimenti del decennale greco sono nuovamente aumentati di recente e il mercato azionario non ha partecipato al rally europeo, senza pertanto contaminare gli altri mercati dell’Eurozona, dove l’economia ha in realtà fatto registrare un miglioramento, in parte ovviamente dovuto al programma di acquisto di titoli della BCE. Prevediamo che il default della Grecia non ci sarà e che il paese resterà nell’Eurozona, per questo motivo non abbiamo modificato la nostra posizione sovrappesata sulle azioni”.

ALTRE POSIZIONI CORE
•    Tra le azioni dei paesi emergenti in generale privilegiamo quelle dei mercati asiatici.
•    Deteniamo una posizione sottopesata sulle azioni del Regno Unito rispetto alle azioni statunitensi
•    Manteniamo una posizione neutra in termini di duration sui titoli di Stato statunitensi e tedeschi
•    Deteniamo una posizione sovrappesata nel credito high-yield in Europa
•    Deteniamo una posizione nettamente sovrappesata nel settore immobiliare europeo nonché in quello tedesco rispetto a quello statunitense
•    Deteniamo una posizione sottopesata sulle materie prime rispetto ai titoli high-yield statunitensi.

POSIZIONI FLESSIBLI MULTI ASSET
•    posizione sovrappesata nei settori statunitensi dei beni di consumo voluttuari e IT
•    posizione sovrappesata sul debito senior investment-grade del settore finanziario europeo
•    prospettive positive per il credito giapponese
•    una piccola posizione lunga in contratti swap sull’inflazione USA a 5 anni
•    posizione lunga sul peso messicano rispetto alla sterlina
•    posizione rialzista sulla rupia indiana rispetto al won della Corea del Sud
•    posizione lunga sul dollaro rispetto al franco svizzero.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: