Fondi, intelligenza artificiale a misura di gestore

L’intelligenza artificiale al servizio dei gestori dei fondi e del settore dell’asset management. E’ la specialità di Axyon AI, società con sede a Modena e un ufficio di rappresentanza a Londra, che  già lavora con diversi clienti nel risparmio gestito Bluerating.com ha intervistato Francesca Campanelli (nella foto), chief commercial officer di Axyon AI.

Ci può spiegare in cosa consiste la vostra attività e l’offerta si servizi per gli asset manager?

Axyon AI è una società nata con l’idea di portare l’Intelligenza Artificiale nel mondo dell’asset management dove ancora non è molto diffusa. L’intelligenza artificiale, e in particolare il deep learning che è la metodologia che noi usiamo prevalentemente, sono molto potenti e costituiscono un utilissimo supporto per chi nel mondo dell’asset management deve prendere decisioni basate sull’analisi e la comprensione delle informazioni che provengono dai mercati finanziari. La nostra attività consiste nell’utilizzo del deep learning, una tecnologia usata per il riconoscimento delle immagini, per fare predizioni sulle serie temporali finanziarie. Abbiamo una tecnologia molto flessibile, nel senso che abbiamo sviluppato una vera e propria piattaforma in grado di gestire un’ampia gamma di asset class. Ai nostri clienti offriamo segnali e strategie basate su modelli deep learning in grado di analizzare enormi quantità di dati e scovare pattern e relazioni altrimenti non visibili. La nostra offerta è sia di tipo a scaffale che personalizzata. Abbiamo naturalmente diversi progetti di ulteriori sviluppi come, ad esempio, la creazione di alcuni indicatori predittivi sull’appetito per il rischio dei mercati finanziari.

In questo ultimo anno e mezzo di pandemia come sono cambiate le richieste dei clienti? avete notato un maggior interesse verso le tecnologie bassate sull’intelligenza artificiale dai vostri clienti e dai prospect?

La pandemia ha portato enormi cambiamenti per tutti e in molti ambiti. Sicuramente ha incentivato l’adozione di nuove tecnologie in grado di analizzare più rapidamente e in modo più efficiente i dati. Un evento così inteso ha risvegliato la necessità leggere la realtà più profonda e nascosta che non emerge nei dati aggregati.

In che modo l’intelligenza artificiale può essere d’aiuto per costruire un efficiente asset allocation del portafoglio?

Nell’asset allocation dei portafogli sono molto importanti le correlazioni tra asset class. Un modello di asset allocation vincente è quello in grado di trarre il maggior beneficio dalla diversificazione senza rinunciare al rendimento. In questo, i modelli deep learning sono molto utili perché scovano relazioni tra variabili che è difficile spiegare attraverso un relazione di causa effetto. Uno dei problemi più frequenti per un asset allocator è la stabilità delle correlazioni, in questo con un modello deep learning la relazione tra variabili può cambiare nel tempo senza alterare per questo il suo potere predittivo.

Un settore a cui guardate con interesse è quello degli hedge fund. In che modo la vostra offerta può adattarsi alle loro esigenze e alle strategie che utilizzano? Qual è il loro interesse nei confronti dell’Intelligenza artificiale?

Gli Hedge Fund sono asset manager maturi nell’adozione dell’intelligenza artificiale e in particolare del machine learning. Le loro strategie si basano non soltanto sulla diversificazione delle asset class ma anche e soprattutto sulla diversificazione dell’alpha generato. In questo le strategie basate su segnali generati da modelli deep learning sono molto appetibili. Inoltre, gli Hedge Fund sono i primi utilizzatori di big data, ossia database molto evoluti con all’interno informazioni non convenzionali. In questo il deep learning è molto utile nel capire rapidamente il potere predittivo dei dati stessi e quindi capire se i dati aggiungono valore per la formulazione della strategia finale.

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