Vanguard, il ceo Buckley se ne va

In uscita a fine anno mentre arriva una promozione per il cio Davis

Cambio della guardia in vista al vertice di Vanguard. Il ceo Tim Buckley (nella foto a destra) si dimetterà alla fine del 2024 dopo sei anni, al termine di un periodo di rapida crescita per la società. Il secondo gruppo al mondo nel settore dell’asset management, che ha masse in gestione per ben 9mila miliardi di dollari, ha dichiarato di voler prendere in considerazione sia la nomina di un manager interno alla società, sia una candidatura esterna per la sostituzione di Buckley.

Il gruppo con sede in Pennsylvania, noto soprattutto per i suoi fondi indicizzati a basso costo, ha anche comunicato di aver promosso Greg Davis (nella foto a sinistra), attuale chief investment officer, al ruolo di presidente, con effetto immediato. Davis continuerà a gestire gli investimenti e assumerà la responsabilità delle attività di Vanguard nel campo previdenziale e della branch dedicata ai consulenti finanziari. Tornando a Buckley, i numeri testimoniano senza dubbio gli ottimi risultati ottenuti durante il suo mandato. In sei anni il patrimonio gestito è infatti aumentato dell’80%. Il gruppo statunitense ha progressivamente insidiato la leadership di BlackRock nel mercato americano degli Exchange Traded Fund.

Tuttavia, il manager è stato bersagliato di critiche dagli ambienti progressisti per essersi ritirato da una delle maggiori alleanze contro il climate change e per le accuse di greenwashing arrivate da alcune autorità regolatorie australiane. Buckley è entrato in Vanguard molti anni fa come assistente di ricerca di Jack Bogle, il fondatore del gruppo, pioniere degli investimenti passivi. La sua scalata ai vertici dell’azienda è iniziata prima con il ruolo di cio e poi con quella di ceo

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