State Street: Fed, l’aumento atteso è arrivato

RIALZO IN LINEA CON LE ATTESE – In linea con le attese, la Federal Reserve ha alzato di un quarto di punto i tassi di interesse di riferimento. Secondo Lee Ferridge, head of multi-asset strategy North America di State Street Global Markets, “come ampiamente previsto, il FOMC ha alzato i tassi per la seconda volta in questo ciclo, esattamente 12 mesi dopo il primo aumento. Tuttavia, sorprendentemente, la FED ha rivisto al rialzo le sue aspettative per il 2017 prevedendo fino a tre aumenti rispetto ai due previsti alla fine di settembre. Sembra che alla luce del piano di stimolo fiscale previsto da Trump e dei segnali di crescenti pressioni sui prezzi e delle aspettative di inflazione (supportati anche dalla recente decisione dell’OPEC di ridurre la produzione di petrolio), la FED abbia sentito la necessità di adottare un piano di rialzo dei tassi più agressivo. Se questi tre aumenti verranno realmente implementati, ora dipende tutto dall’impatto economico delle proposte di Trump. Mentre il mercato, e ora anche la Fed, sembra credere che il piano di Trump fornirà un impulso significativo alla crescita dell’economia per il prossimo anno, un giudizio definitivo non può ancora essere espresso. Per ora il piano fiscale di Trump consiste in tagli delle imposte sui redditi più elevati e in una riduzione netta della spesa, seppur con ampie agevolazioni fiscali per gli investitori privati al fine di incentivarli ad investire nel settore delle infrastrutture. È certamente motivo di grande dibattito se questo mix fiscale sarà sufficiente a superare i venti contrari creati da un dollaro più forte e da tassi d’interesse interni più elevati”.

ECONOMIA IN MIGLIORAMENTO – Antoine Lesné, EMEA head ETF strategy di SPDR ETFs, parte di State Street Global Advisors, ha aggiunto: “Come previsto il FOMC ha alzato i tassi per la prima volta nel 2016. La sorpresa consiste nel fatto che, nonostante la debole crescita degli ultimi semestri, i membri del FOMC hanno visto un miglioramento delle condizioni economiche e sono più ottimisti sulle previsioni di inflazione e di crescita. Basandosi sullo stimolo fiscale che dovrebbe essere implementato dall’amministrazione Trump, il FOMC ha aumentato le aspettative a più di due aumenti nel 2017. Benché non sia ancora possibile esprimere un giudizio definitivo, questo risultato potrebbe aumentare ulteriormente la pressione sulla crescita dei rendimenti dei bond nella fase finale della curva. Le aspettative rispetto a un’inflazione più elevata potrebbe portare benefici ai TIPS (treasury inflation protected securities) su base relativa. Anche se il FOMC suggerisce che le politiche di Trump potrebbero far crescere l’economia, ci sono ancora molte incognite dato che molto deve essere ancora fatto. Ci aspettiamo che il dollaro USA si rafforzi e che le obbligazioni soffrano. Riteniamo opportuno mantersi cauti monitorando il mercato azionario che non ha ancor apienamente scontato il rialzo dei rendimenti obbligazionari”.

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