La Cina rende prudente l’Europa

IL TONFO DELLA CINA RENDE PRUDENTE L’EUROPA – Nuova giornata di pesanti ribassi in Asia, con Shanghai che ha terminato a -3,52%, Shenzen in rosso del 4,97% e Hong Kong a -0,32%. Solo Tokyo è riuscito a evitare il rosso, con l’indice Nikkei225 a 18.026,48 yen in rialzo dello 0,34%. La rinnovata fragilità dei listini cinesi pare legata da un lato ai dubbi circa l’efficacia delle misure prese da Pechino per sostenere la crescita, dall’altra alle attese per il possibile rialzo dei tassi Usa giovedì prossimo e porta anche le borse europee ad accentuare la propria prudenza. Così Londra a metà mattinata oscilla a +0,07%, mentre Parigi resta a +0,03%, Francoforte è indicata a -0,08%, Madrid perde lo 0,38% e Milano oscilla a -0,12%.

NON SI ARRESTA IL CROLLO DI RWE E E.ON – Tra le blue chip dell’Eurostoxx50 (-0,12%) si mettono in luce Deutsche Post e titoli automobilistici come Bmw, Daimler e Volkswagen, tutti tra il mezzo punto e il punto di rialzo. Non si arresta invece il crollo di Rwe che stamane cede il 7% e tocca nuovi minimi storici, mentre la concorrente e.On segna a sua volta -8%, dopo che l’edizione online dello Spiegel ha segnalato che alle utilities tedesche potrebbe costare fino a 30 miliardi di euro riuscire a smaltire in modo sicuro le scorie delle centrali nucleari dopo la decisione del governo tedesco di rinunciare a tale fonte energetica ed addossare ai gestori i costi dello smantellamento e messa in sicurezza delle centrali esistenti.

 

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