Quanto sono attraenti i “mercati di frontiera”

LE PIAZZE EMERGENTI – Che piaccia o no, i mercati emergenti contribuiscono per oltre la metà alla crescita della ricchezza mondiale e continueranno ad avanzare molto più rapidamente di quelli avanzati. “Nonostante qualche passo falso, le piazze emergenti hanno superato nettamente gli altri mercati dai minimi del 1998. L’azionario emergente è cresciuto assieme alle economie di riferimento. Nell’ultimo decennio, i mercati sono saliti del 480% contro il 30-40% dei Paesi sviluppati”. A tracciare il quadro è Allan Conway, head of emerging market equities di Schroders.

MERCATI DI FRONTIERA – Gli investitori, insomma, dovrebbero allocare una buona parte del loro portafoglio sui mercati emergenti globali. Eppure, soprattutto gli investitori retail, dimostrano ancora una certa avversione. Interessanti anche i mercati di frontiera, in primis l’Africa. “In mercati come la Nigeria ci sono valutazioni sono attraenti e interessanti storie, anche se sono Paesi che necessitano di un monitoraggio costante per le questioni politiche”, continua. “Anche i Paesi del Golfo fanno parte del ‘frontier index’: siamo positivi su Qatar, Emirati, Arabia Saudita e Kazakistan. Su tutti, il settore finanziario è molto interessante".

ECONOMIA DEBOLE – "In generale, penso dovremo abituarci a un’economia mondiale piuttosto debole, a una crescita anemica per i prossimi anni. Credo che l’Europa, anche se dovesse trovare qualche soluzione, avrà bisogno di anni per risolvere il problema del debito pubblico. Questo vale anche per gli Stati Uniti. La crescita è migliore di quella europea, ma comunque lenta”, conclude.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!