Piazza Affari: i campioni decennali di dividendi

Due ingredienti essenziali per chi cerca alti rendimenti: un solido trend di crescita dei prezzi di Borsa e un generoso dividendo prospettico. E sul listino milanese certo le occasioni non mancano.

DIECI ANNI DI RIALZI – Secondo quanto riporta il CorrierEconmia, possiamo puntare, per esempio, su Azimut, società leader in Italia nella gestione del risparmio privato, che nel corso degli ultimi 10 anni ha visto crescere le proprie quotazioni mettendo a segno un rialzo del 570% (cedole comprese). Entrata in Borsa il 7 luglio 2004 a 4 euro, oggi ne vale 18. Un tesoretto a cui si dovrebbero aggiungere i dividendi in arrivo e il cui rendimento medio atteso nei prossimi 3 anni è di poco inferiore al 5%. Hanno moltiplicato per 5 volte il proprio valore anche Brembo e De Longhi entrambe molto generose sul fronte delle cedole.

LA CLASSIFICA DEI DIVIDENDI – Ma la pattuglia delle società blasonate sul piano del rendimento è piuttosto nutrita con una trentina di titoli capaci di mettere a segno una performance assoluta di oltre il 50%, ovvero il 5% all’anno. CorrierEconomia ha messo in rassegna i rendimenti totali, inclusa la distribuzione del dividendo e il successivo reinvestimento, dal 2004 a oggi, delle aziende quotate in Piazza Affari con una capitalizzazione superiore al miliardo di euro. Il dato più significativo è la quasi totale assenza dalla classifica di società del settore finanziario, banche e assicurazioni. Uniche eccezioni Azimut e Mediolanum.

TITOLI INDUSTRIALI – A farla da padrona tra le società ad alto rendimento sono i titoli industriali attivi in mercati di nicchia, multinazionali tascabili come Brembo, De Longhi, e Danieli. A fare compagnia ai titoli industriali l’energia e i servizi pubblici locali. Terna, società di gestione della rete elettrica, vanta una crescita del 272% in 10 anni del valore di Borsa e nei prossimi 3 anni si stima possa rendere il 5,2% all’anno solo di dividendi. Grazie alla cura Marchionne anche il titolo Fiat, fa parte del club dell’alto rendimento: dal 2004 a oggi il valore della società si è moltiplicato per due.

Ecco la tabella del CorrierEconomia

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