Brexit costerebbe cara alle borse europee, liquidità si rifugia nei bond

BREXIT FAREBBE MALE ALLE BORSE EUROPEE – Nell’eventualità di vittoria del partito pro “Brexit” al referendum del prossimo 23 giugno in Gran Bretagna, i mercati azionari europei potrebbero perdere fino al 24% secondo i risultati di una simulazione condotta da Axioma Inc. su un ipotetico portafoglio composto al 54% da bond, al 41% in azioni e per la parte rimanente da investimenti alternativi.  Gli investimenti in asset denominati in sterline, ha mostrato lo studio, perderebbero il 10%, più di quelli denominati in euro.

RENDIMENTI BOND SEMPRE PIU’ BASSI – Nel frattempo gli investitori, rimasti fino alla scorsa settimana tutto sommato indifferenti all’avvicinarsi del referendum, stanno iniziando ad alleggerire le posizioni parcheggiandosi sui bond. Questo, assieme alla sempre abbondante liquidità presente nel sistema, sta facendo crollare i rendimenti obbligazionari in tutto il mondo, con i Bund decennali sempre più vicini ad un rendimento nullo e i bond giapponesi e svizzeri di pari durata che già esprimono rendimenti negativi. Da inizio anno il Bank of America Merrill Lynch Global Broad Market Index guadagna così il 4,7%: era dal 2009 che l’indice non registrava un inizio d’anno così positivo, nonostante resti sullo sfondo la possibilità che la Federal Reserve alzi nuovamente i tassi d’interesse ufficiali in luglio o a settembre.

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