Goldman Sachs: calo in vista per la raccolta pubblicitaria di Mediaset

RACCOLTA PUBBLICITARIA VISTA IN FRENATA – Tempi duri per la raccolta pubblicitaria in Europa: secondo gli esperti di Goldman Sachs il trend dovrebbe deteriorarsi nel secondo semestre dell’anno, con la sola eccezione, forse, della Spagna mentre la Gran Bretagna “post Brexit” sembra il mercato più a rischio. In Italia, in particolare, Mediaset (su cui gli esperti confermano il proprio “buy”, acquistare) potrebbe sperimentare un calo della raccolta attorno all’1% contro il +4% segnato nei primi sei mesi dell’anno, a causa della crescente competizione, oltre che nuove perdite sul fronte della televisione a pagamento.

PRIMO SEMESTRE HA BENEFICIATO DI EURO 2016 – Una parte del rallentamento appare dovuto alla concentrazione della raccolta di inserzioni pubblicitarie nel primo semestre dovuta ad Euro 2016 e alla trasmissione di eventi sportivi sulle televisioni di stato in particolare in Germania e Italia, ma anche l’incertezza macroeconomica sta suggerendo a molti inserzionisti di rinviare nuove campagne ed essere più “tattici” nella scelta dei canali su cui effettuarle, ad esempio preferendo mezzi più legati al Roi a breve termine come le promozioni piuttosto che le campagne televisive di “brand building”.

MEDIASET, TARGET PRICE LIMATO – Le agenzie pubblicitarie hanno peraltro sottolineato come mentre la crescita della raccolta online continui a crescere, questo stia avvenendo per lo più a discapito della carta stampata più che della televisione, ma il tasso di crescita sta comunque rallentando per i timori legati a frodi o errato calcolo delle esposizioni e dei click sui banner, il tutto mentre le società digitali spendono il 70% del proprio budget pubblicitario sulla televisione. La “vecchia” televisione, data per morta più volte, potrebbe dunque rivelarsi un osso duro ancora per molti anni. Per Mediaset, comunque, gli esperti hanno preferito limare da 3,2 a 3 euro per azione il target price (e da 10,7 a 10,6 euro quello della controllata Mediaset Espana). Intanto in borsa il titolo sale di un punto a 2,642 euro per azione a metà seduta.

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