Lo scorso luglio SoldiWeb aveva dato conto di un report che indicava Mediobanca quale principale idea d’investimento di Morningstar tra le banche italiane.
Dalla pubblicazione di quell’articolo, dal titolo “È arrivato il momento di investire nelle banche italiane? L’idea di Morningstar si chiama Mediobanca“, l’azione della banca di Piazzetta Cuccia ha messo a segno un rialzo di circa 30 punti percentuali. Un risultato decisamente apprezzabile, realizzato in poco più di tre mesi di tempo.
Non avete creduto all’intuizione di Morningstar?
Poco male, perché c’è ancora tempo per rifarsi. Almeno secondo Stephen Ellis, l’analista autore dello studio di luglio, che ha da poco pubblicato una nuova ricerca. E questa volta spiega perché la corsa di Mediobanca non sarebbe ancora finita.
Secondo Ellis, nel recente difficile contesto per il segmento finanziario italiano, Mediobanca continua a proseguire verso la giusta direzione e a presentare risultati buoni e solidi. Gli analisti mantengono un fair value pari a 10 euro per azione (il titolo ha chiuso ieri a 6,72 euro) e prevedono un ulteriore rialzo del titolo, a fronte delle riforme del sistema bancario italiano, seppur lente. Il titolo secondo Morningstar rimane sottovalutato dal mercato.
Nel report “Is the Italian Banking System Insolvent?” pubblicato nel luglio scorso l’analista chiariva così i motivi alla base dell’indicazione: tra i titoli bancari del tricolore, Mediobanca ha una posizione di vantaggio. L’istituto, grazie a bilanci puliti, non necessita di raccogliere capitale e potrebbe trarre beneficio da una riforma generale del sistema bancario italiano. La sua attività di advisory su M&A potrebbe beneficiare della fase di consolidamento nel settore, mentre la banca retail CheBanca potrebbe guadagnare fette di mercato, diminuendo i costi strutturali.
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