Asset allocation, India: i bond metteranno il turbo. Ecco perchè

JPMorgan ha confermato che dal 2024 i bond governativi indiani (IGB) saranno inseriti nel indice JPMorgan GBI-EM Global Diversified, che traccia l’andamento di asset per un valore complessivo di circa 220 miliardi di dollari.

“Questo evento rappresenta un ulteriore riconoscimento per un mercato molto esteso ed in rapida crescita che, però, fino ad oggi è stato difficilmente accessibile per gli investitori stranieri”. A farlo notare è Lee Collins, Head of Index Fixed Income di Lgim, che di seguito spiega nei particolari l’affermazione.

Similmente a quanto visto con i titoli di stato cinesi prima della loro inclusione nei maggiori indici nel 2021, l’India è stata parte delle agende dei maggiori index provider per molti anni e, proprio come accaduto con i mercati obbligazionari di altre economie emergenti, anche in questo caso il supporto degli investitori è stato inizialmente cauto ed è andato a crescere nel tempo man mano che questi hanno iniziato a familiarizzare con i requisiti necessari per accedere ai bond del paese.

In realtà, alcune perplessità sussistono ancora e le principali riguardano il tasso di cambio con la valuta locale, il processo di liquidazione e la tassazione applicata. Tuttavia, è da tempo che noi riteniamo che l’India sia ormai sufficientemente accessibile agli investitori stranieri e che l’inserimento nei maggiori indici non le dovrebbe essere precluso per le preoccupazioni viste sopra, in quanto sono già stati inclusi altri mercati emergenti che presentano le stesse problematiche. Inoltre, dobbiamo ricordare che nel 2020 è stato introdotto il driver più favorevole all’ingresso dell’India, ovvero la creazione del mercato delle obbligazioni FAR (Fully Accessible Route), che in pochi anni è arrivato a valere circa 400 miliardi di dollari. Questa rapida espansione ha portato con sé anche un’ingente quota di liquidità giornaliera, che si andrà ad aggiungere all’indice stesso.

Sebbene l’operazione sia appena avvenuta, prevediamo che la decisione di JPMorgan genererà grandi flussi di investimento esteri per il paese. Circa 2 anni fa, noi di LGIM abbiamo lanciato il L&G INR India Bond ETF immaginandoci proprio questo scenario. Riteniamo infatti che il mercato possa offrire rendimenti appetibili, una volatilità e un drawdown massimi compatibili con quelli di obbligazioni dalla rendita inferiore, emittenti dal rating elevato al pari di Stati Uniti e Cina e anche bassi livelli di correlazione sia con i mercati sviluppati, sia con gli altri mercati emergenti.

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