L’area dell’Acqua Borra torna a nuova vita

ChiantiSette ha dato alcune settimane fa la notizia in anteprima: riaprono le vasche dell’Acqua Borra, grazie ad un progetto di valorizzazione dell’area portato avanti da due imprenditori che credono nella possibilità di un rilancio della zona. Una settimana fa abbiamo spiegato qual è il loro progetto, che prenderà il via a settembre con la riapertura del ristorante, prima che possano tornare ad essere utilizzabili anche le storiche vasche di acqua calda mineralizzata.

Nei giorni scorsi sono arrivati anche i commenti a questo riguardo del leader del centrodestra castelnuovino, Lorenzo Rosso, e dell’ex sindaco Roberto Bozzi. “Di annunci – afferma Rosso – ne hanno fatti tanti Nepi e Bozzi negli anni passati, vediamo se questa sarà la volta buona. Di annunci sull’Acqua Borra Nepi e Bozzi ne hanno fatte a bizzeffe negli anni scorsi, ma nulla finora è stato fatto, né dal Comune né dalla Provincia di Siena. Ora si parla dell’affidamento in gestione dell’intero sito termale: parcheggi, ristorante, area attrezzata, parcheggio camper, area della sorgente termale per un affitto mensile che non arriva neppure a duemila euro al mese: come l’affitto di un garage. Voglio vedere le carte – prosegue Rosso –. Pare che si sia presentato un solo concorrente alla gara che assegnava per così pochi denari l’intera area. Un concorrente che pare non abbia offerto neppure un euro in più dalla già bassa cifra richiesta per la gestione dalla durata di ben quindici anni: 1900 euro al mese”.

“Il progetto presentato dal sindaco Nepi – ha detto invece Roberto Bozzi in una intervista rilasciata al giornale online ISiena – è quello che già avevamo pensato qualche anno fa, anzi credo anche migliorato e adeguato ai tempi odierni. È sicuramente positivo che finalmente ci sia un gestore che ci investe, per ridare vita a quell’area così da troppo tempo sottoutilizzata. Ma non è stato facile arrivare a questo, due gare sono andate deserte quando ero sindaco perché chiedevamo impegni molto gravosi e pressanti a chi voleva gestirlo. Credo che adesso si sia trovato un giusto equilibrio tra investimenti, tempi di gestione e ritorno economico al privato. Vedere rinascere l’Acqua Borra per me sarà una grande vittoria per tutto il territorio castelnovino, ma anche per la città di Siena, che da sempre usufruisce delle proprietà benefiche di questa acqua. È un crocevia, una porta d’ingresso per il Chianti e per la città di Siena, perciò ha grandi potenzialità di sviluppo”.

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