I rapporti de Larosière e Lord Turner, riforme urgenti

Negli ultimi giorni le borse sono riuscite a riprendersi dal comportamento ribassista che le aveva caratterizzate sinora. Le buone performance di questo periodo (sopra il 4% la media europea) non devono, però, illudere; tanta strada c’è ancora da percorrere prima di uscire da questo momento. In questo senso, il recente rapporto de Larosière (nato dal lavoro del gruppo di alto livello presieduto da Jacques de Larosière) indica le prime coordinate per la riorganizzazione del sistema di supervisione delle istituzioni finanziarie e dei mercati nell’Unione Europea, mentre il rapporto di Lord Turner mostra un piano dettagliato per la riforma della supervisione del sistema bancario britannico; ma le sue raccomandazioni possono essere considerate più universali, in quanto sottolineano in particolare la necessità di una maggiore coordinazione internazionale.

Secondo la visione che emerge da Axa Weekly Comment, numersose sarebbero le cause che hanno originato l’attuale crisi, aggravata poi dagli squilibri dei mercati globali.La natura lassista di questa supervisione ha infine causato un aumento dei debiti, guidato dall’innovazione finanziaria. Urge una riforma del modo di concepire l’economia e di condurre la politica economica, una nuova visione diversa da quella che ha guidato i governi sinora. La crisi asiatica negli anni ’90 aveva portato alla creazione dell’FSF, il Financial Stability Forum, presieduto ieri al G20 da Mario Draghi. Le riforme, adesso però, dovrebbero andare oltre.

Il futuro dovrebbe prevedere nuove restrizioni sul capitale delle banche. I rapporti de Larosière e Lord Turner, infatti, raccomandano di aumentare i livelli minimi di capitale richiesti dalle attuali regole di Basilea2. Secondo i due rapporti, le politiche di governo dovrebbero esser condotte in maniera meno prociclica e più prudente. Inoltre, dovrebbe esser cambiato il criterio del mark-to-market e gli uffici di risk management delle banche, dovrebbero godere di una maggiore indipendenza nelle proprie valutazioni.

Inoltre, bisogna estendere la copertura delle normative e della supervisione; entrambi i rapporti indicano la necessità di un incremento delle informazioni sulle entità attualmente non regolamentate e un maggior potere di intervento da parte degli enti proposti. Anche le agenzie di rating sono nel mirino dei due rapporti, a causa della delicatezza del ruolo di queste società nel fornire un giudizio sulla solvibilità di Paesi, imprese ed enti vari.

Una delle principali raccomandazioni del rapporto de Larosière riguarda la creazione di una struttura di governo europea per le attività finanziarie. Sarebbe costituita da due dispositivi, l’European Systemic Risk Council (ESRC), di recente creazione, e lo European System of Financial Supervisors (ESFS). L ESRC, che opererebbe sotto la direzione del Presidente della BCE, sarebbe incaricato della supervisione a livello finanziario e macro-economico e definirebbe un sistema per prevenire il verificarsi di rischi sistemici.

Queste entità avrebbero autorità legale sulle strutture nazionali. Queste strutture rappresenterebbero una vera e propria rivoluzione nel mondo regolamentativi europeo e non solo. Infine, secondo i due rapporti, sarebbe necessaria anche una riforma dei mercati derivati, l’OTC, strumenti spesso poco chiari e complessi, causa di dislocazioni del mercato durante la crisi.

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