Un'estate volatile!

La continua e persistente correlazione tra mercato valutario e mercato dei cambi, come ampiamente ribadito da tempo, continua a rendere le oscillazioni tra valute assolutamente incerte e spesso non legate neppure all’analisi tecnica. I movimenti in atto possono cambiare di momento in momento a seconda dell’andamento degli indici e sono in balìa di fattori esogeni. L’analisi tecnica per fortuna riesce, almeno in parte, a sopperire a questa mancanza di certezze, ma solo se unita ad una disciplina di money management molto “stricted” per dirla all’anglosassone, ovvero assai conservativa. Nonostante la grande volatilità infatti, si assiste a movimenti che paiono breakout, ovvero impulsivi che sembrano il preludio ad un inizio di trend, ma poi piano piano questi movimenti vengono negati e sconfessano il movimento iniziale.
Fino a che non avremo delle certezze sul piano macroeconomico, appare logico che questa situazione potrà protrarsi nel tempo e questo dovrebbe metterci in guardia ! Non passeremo una estate come quella del 2008 ma è altrettanto vero che le premesse per una ulteriore correzione del mercato azionario sembrano esserci tutte, con i rischi quindi di un recupero ulteriore delle valute rifugio ai danni di quelle finanziarie e degli ex carry trades.
Quindi dobbiamo osservare i grafici di medio termine per scoprire eventuali divergenze, o qualcosa che possano darci indicazioni ulteriori su un possibile rafforzamento di Yen, Usd ed eventualmente Chf, anche se per quest’ultimo occorre ribadire la volontà della Snb di non lasciarlo rafforzare.

Se è vero che i grafici settimanali non vengono utilizzati per l’operatività di breve, è altrettanto vero che non possiamo dimenticarci di rilevare che la divergenza in atto sul grafico EurYen appare ancora assai significativa, e mentre per trovare livelli di acquisto di Yen dovremo per forza avvalerci anche di grafici di breve per trovare il timing di entrata corretto, dall’altro i rischi di un approfondimento del recupero della valuta nipponica (possibilmente causata da una discesa di Eursud più che da un crollo di UsdJpy già vicino ai minimi della crisi di Ottobre scorso) sono reali. Se questo avvenisse probabilmente le ragioni saranno da ricercare anche in un eventuale discesa dei mercati azionari, la cui correlazione resta assai significativa.
I target di questo movimento dovrebbero essere ricercati in area 124.50 ma non si deve escludere neppure un ritorno sui minimi dell’anno sotto 115.00. Ovviamente per rivedere quei livelli dovremmo assistere ad un crollo vero e proprio dei listini, che però secondo alcuni analisti oggi è diventato possibile. Una estate quindi da vivere sui mercato con l’elmetto, e quindi prudenza in quanto la liquidità scenderà ulteriormente.
Suggeriamo vivamente di mantenere un approccio conservativo attraverso l’utilizzo di importi ridotti e stop loss ravvicinati e il non mantenimento di posizioni strategiche che potrebbero portare a minusvalenze importanti nel caso di aumento improvviso della volatilità, di cui abbiamo avuto un primo assaggio due giorni orsono.

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