Tremonti boccia il mini taglio all'Irap

La maggioranza non rinuncia all’idea suggerita dal Premier Silvio Berlusconi di ridurre l’Irap, ed è tornata all’attacco facendo pressioni sul Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, proponendo un taglio dell’imposta  alle piccole e medie imprese per un totale compreso tra un minimo di due e un massimo di quattro miliardi di euro, non di più. Il taglio riguarderebbe le aziende per cui lavorano un massimo di 50 dipendenti e si realizzerebbe attraverso una riduzione del costo del lavoro dalla base imponibile.

Il progetto del mini taglio ancora non è stato messo su carta, ma l’obiettivo del Pdl è di integrarlo come emendamento alla finanziaria, in modo da creare l’auspicata sintesi tra le spinte provenienti dalla Lega e dall’opposizione.
Tuttavia dal Governo e dal vice del Ministro Tremonti, Giuseppe Vegas, la replica è perentoria: ”L’ipotesi è interessante, ma le risorse non ci sono”.
Da parte della maggioranza, tuttavia, il primo problema da affrontare è proprio quello di attuare le proposte contenute nel programma elettorale, a partire dalla riduzione dell’imposta regionale sulle attività produttive, ma la risposta del Tesoro è molto più pragmatica: “Tutti in linea di principio vogliono un alleggerimento fiscale”, ha commentato Vegas, “Ma il problema è che per passare ai fatti ci vogliono le coperture”.

Vista la situazione è quindi difficile che già domani possa arrivare qualche novità alla Commissione Finanze, e forse slitterà ancora di qualche giorno il momento delle “decisioni inderogabili” quando, con la discussione in aula a Palazzo Madama, se non il taglio alle tasse almeno verrà effettuato qualche ritocco alla finanziaria, come già è in programma.

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