Yukos: Lebedev accusa PricewaterhouseCoopers

Le difese di Mikhail Khodorkovsky e Platon Lebedev, gli ex proprietari del gigante petrolifero Yukos, puntano il dito contro la PricewaterhouseCoopers (PwC), una delle principali compagnie di auditing al mondo, sostenendo che la PwC avrebbe ritirato dieci anni di audit sulla disciolta compagnia sotto pressione del Cremlino. Lo ha scritto oggi il quotidiano economico Financial Times.

Lebedev, che come Khodorkovsky si trova in carcere, dovrebbe testimoniare oggi che la PwC avrebbe ritirato a giugno 2007 gli audit tra il 1996 e il 2006 sotto spinta della presidenza russa, allora retta dall’attuale primo ministro Vladimir Putin. Secondo la tesi difensiva, il ritiro degli audit di PwC, che avrebbe contribuito alla costruzione della tesi accusatoria nei confronti di Lebedev e in quelli di Khodorkovsky, sarebbe avvenuto in seguito a una perquisizione alla sede moscovita della società e alle minacce del Cremlino di ritirare la licenza.

PwC, che non è parte in causa nel processo, dal canto suo respinge le accuse, sostenendo che la sua licenza per operare nel mercato russe è stata rinnovata ad aprile 2007.

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