Ue, pil in salita e inflazione in discesa

Nel 2010 il Prodotto interno lordo dei 16 Paesi dell’area euro crescerà dell’1,7% e dell’1,8% nei 27 Paesi dell’Ue. Sono i dati delle previsioni economiche intermedie della Commissione europea relative a sette Paesi, tra cui l’Italia, previsioni “largamente al rialzo” rispetto a quelle della primavera scorsa, quando era stato stimato un aumento del Pil dello 0,9% nell’eurozona e dell’1% nei 27. Secondo gli esperti di Bruxelles, “la crescita del Pil nel secondo trimestre del 2010 è stata particolarmente forte e più equilibrata sulla domanda interna di quanto anticipato”. La ripresa, tuttavia, avverte la Commissione, “rimane fragile, con un’incertezza alta e sviluppi diversi tra tutti i Paesi”.

Le previsioni economiche intermedie diffuse a Bruxelles riguardano sette Paesi: cinque dell’area euro (Germania, Spagna, Italia, Francia e Olanda), e due dell’Ue a 27 (Polonia e Gran Bretagna), che insieme contano per l’80% del Pil. A guidare la crescita sono la Germania e la Polonia, con una previsione per entrambe di un +3,4% (a maggio scorso si era parlato rispettivamente di un +1,2% e +2,7%), seguite dall’Olanda con un +1,9% (in rialzo rispetto all’1,3%), Gran Bretagna, con un aumento dell’1,7% (a maggio le previsioni erano di un +1,2%), Francia, con un +1,6% (contro l’1,3%), e Italia, con una crescita dell’1,1% (rispetto allo 0,8%).

Unico segno negativo per la Spagna, – 0,3% nel 2010, rispetto alle previsioni di maggio, che parlavano di un -0,4%. “L’economia europea è chiaramente avviata sul percorso della ripresa, più fortemente rispetto alle previsioni di primavera e la ripresa della domanda interna fa ben sperare per il mercato del lavoro”, ha commentato il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, “Tuttavia l’incertezza resta e la salvaguardia della stabilità finanziaria e una solidità fiscale continuita rimangono prioritarie. Allo stesso tempo, dobbiamo concentrarci sulle riforme strutturali per elevare il nostro potenziale di crescita: prima e più fortemente agiremo su questo fronte, più certi potremo essere di una crescita sostenuta e della creazione di posti di lavoro”.

A livello di inflazione invece la Commissione Ue prevede che l’indicatore nella zona euro si attesterà nel 2010 all’1,4%, le precedenti previsioni all’1,5%. Indice dei prezzi al consumo rivisto al ribasso anche per l’Italia, per la quale Bruxelles prevede l’1,6% (come Francia e Spagna) contro la precedente stima dell’1,8%. L’inflazione più alta riguarda il Regno Unito (3,0%) e Polonia (2,6%). La previsione per la Germania, cosi’ come per i Paesi Bassi, e’ dell’1,1%. Nell’Ue-27 Bruxelles prevede l’1,8%.

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