Casa della consulenza “incostituzionale”?

ALCUNE RISERVE – La nuova “Casa della Consulenza” è rischio di costituzionalità? Dopo l’inserimento nel decreto legge competitività dalla nuova norma che rivoluziona l’attuale Organismo per la tenuta dell’albo dei promotori finanziari (Apf) (vai qui per la notizia), scende in campo la Federpromm, federazione dei promotori finanziari. “In attesa dell’ufficialità in Gazzetta del dl competitività, in cui sarà inserito il testo normato sul neo costituendo Albo unico della consulenza finanziaria la Federpromm, dopo aver letto e analizzato i documenti preliminari che hanno determinato l’iter del procedimento legislativo che ha modificato il Tuif. ha espresso alcune riserve circa l’attribuzione delle funzioni di vigilanza a tale nuovo Organismo“.

I DUBBI DI FEDERPROMM
– Infatti sostiene la Federpromm “da un’analisi comparativa tra i vari aspetti di carattere normativo che attualmente regolamento gli assetti e lo statuto dell’Apf, così come si potrà immaginare la nuova compagine del futuro costituendo Organismo di tenuta dell’Albo unico (che sicuramente sarà allargato ad altre rappresentanze di associazioni), possono esserci elementi che lasciano forti dubbi e perplessità circa la trasposizione della funzione di vigilanza a tale Organismo“.

I MOTIVI DEL DISACCORDO – Per Federpromm è dunque sbagliato “pensare di traslare tale importantissimo compito a un Organismo privato, anche se con personalità giuridica e pur sempre  e solo espressione di nomine fatte dalle rappresentanze in seno allo stesso Organismo che non garantiscono certo trasparenza e a volte democraticità nella loro composizione. Sarebbe stato più opportuno“, afferma Federpromm, “così come avviene per tutte le professioni protette, la costituzione di un ordine professionale con elezione diretta di tutti i consulenti finanziari, indipendentemente dalle attività espletate. Nel frattempo e in attesa di vedere in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo la segreteria della Federpromm ha incaricato i propri legali di valutare l’eventuale costituzionalità del testo”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!