Generali, si allentano le pressioni sul titolo

GENERALI SI STABILIZZA IN BORSA – Inizio settimana senza scossoni per il titolo Generali a Piazza Affari, dove le quotazioni oscillano tra i 15,25 e i 15,45 euro per azione con volumi discreti, attorno al paio di milioni di azioni passate di mano a metà giornata prima dell’apertura di Wall Street. Sul titolo da qualche giorno si nota peraltro un graduale allentamento della pressione di vendita, confermata anche dalla notizia rilanciata dall’agenzia Bloomberg di un calo del 54,6% delle posizioni “short” (ossia legate a vendite allo scoperto) sul titolo, pari ora all’1,6% delle azioni emesse.

CALA LA PRESSIONE DELLE VENDITE – Un allentamento che pare legato all’esaurirsi del processo di graduale disimpegno del Fondo strategico italiano (Fsi) controllato da Cassa depositi e prestiti, al quale lo scorso anno la Banca d’Italia aveva girato la propria partecipazione (il 4,48%) nell’ambito degli accordi siglati nel 2012. La quota è stata poi ricollocata tramite due “accelerated bookbuilding” riservati a investitori qualificati italiani e stranieri (prima circa un 2,5%, poi il residuo 1,9%), in anticipo di circa un anno rispetto alla scadenza inizialmente prevista (entro la fine del 2015).

COMPLETATO PROCESSO DISMISSIONI – Da parte sua Mario Greco, numero uno del Leone di Trieste, ha portato a termine gli obiettivi del piano di dismissioni (anche in questo caso in anticipo rispetto al termine del prossimo anno) con la cessione a Btg Pactual di Bsi per 1,2 miliardi di euro (dopo aver già collocato un altro 12% di Banca Generali sul mercato, oltre ad aver ceduto Migdal, Fata e le attività assicurativa negli Usa e in Messico). Il periodo delle svendite è insomma alle spalle ed ora il mercato può tornare a scommettere, semmai, su nuove acquisizioni, specialmente sui mercati emergenti dell’Asia.

FITCH CONFERMA I RATING – Nel frattempo Fitch ha confermato il rating Ifs (Insurer financial strenght) di Assicurazioni Generali e delle sue controllate “core” ad “A-”, mentre l’Idr (Issuer default rating) a lungo termine resta ugualmente stabile a “BBB+” (con un outlook “stabile” per entrambi). Unica voce fuori dal coro è così quella di Mediobanca Securities, che proprio oggi aggiornando le posizioni del proprio portafoglio di trading long/short ha inserito il titolo triestino tra le posizioni “corte” in compagnia di Enel, Finmeccanica, Trevi e Tod’s.

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