Mps riparte nonostante il nuovo tonfo di Milano

MILANO NON RIESCE A RIPARTIRE – Piazza Affari prova a ripartire ma ancora una volta deve piegare il capo, complice il taglio delle stime di crescita del Pil dell’Eurozona da parte della Commissione Ue tanto per il 2014 quanto per il 2015 prima e il nuovo tonfo delle quotazioni petrolifere poi. Così a fine seduta il Ftse Mib cede il 2,24%, il Ftse Italia All-Share segna -2,13% e il Ftse Italia Star perde l’1,51%.

BANCHE, LUSSO E PETROLIO INDIETRO TUTTA – Tra le blue chip italiane torna a correre Mps che però dopo essere arrivato a superare anche il 10% di rialzo chiude a 65,1 centesimi per azione (+5,51%), davanti a Snam e Terna (tranquillizzate dalle precisazioni dell’Authority di settore dopo il tonfo di ieri). In calo tutti gli altri, coi titoli del lusso, i bancari e i petroliferi particolarmente colpiti dalle vendite. A fine giornata Yoox cede il 5,95%, Ubi Banca il 5%, Saipem il 4,84% (sotto i 12 euro per azione e nonostante la smentita giunta da Eni di una possibile cessione a Rosfnet). In calo di oltre 4 punti a testa pure Bpm e Bper.

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