ATENE CONSEGNA LA LISTA – La liste delle riforme che la Grecia si propone di attuare per sbloccare la trattativa con la “troika” Ue-Bce-Fmi riguardo all’erogazione dell’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro di aiuti è arrivata leggermente prima del previsto: doveva giungere entro la giornata di domani, è stata già ricevuta e secondo fonti dell’agenzia Reuters dovrebbe essere già da stasera al centro di nuove trattative tra la Grecia e i partner comunitari.
SI TRATTA PER EVITARE IL DEFAULT – La misure dovrebbero per Atene determinare già quest’anno un incremento delle entrate fiscali di 3 miliardi di euro (senza tuttavia ricorrere a tagli a salari o pensioni) e prevede un avanzo primario dell’1,5% per l’anno in corso, in cui il governo greco si attende una crescita del Pil dell’1,4%, superiore alle previsioni di consensus (attorno a +0,9% al momento). Secondo gli analisti di Piazza Affari è prevedibile una trattativa serrata nel fine settimana che potrebbe consentire uno sbocco parziale dei fondi, necessari per evitare alla Grecia di finire in default per mancanza di liquidità. Entro lunedì andranno infatti pagati pensioni e stipendi per circa 1,5 miliardi di euro.