BORSE IN FRENATA IN ATTESA DI RATIFICA ACCORDO – Dopo il sollievo per l’accordo raggiunto che evita l’uscita della Grecia dall’euro, sempre che Atene approvi entro domani le misure concordate, sui listini europei è il giorno delle prese di profitto, anche perché la scadenza imposta al governo Tsipras è oggettivamente stringente e alcune delle condizioni poste, come la costituzione di un fondo in cui apportare 50 miliardi di euro di asset pubblici a garanzia degli 82-86 miliardi di aiuti che verrebbero erogati nei prossimi 3 anni, appaiono già ora di difficile attuazione.
A MILANO CADONO I TITOLI DEL RISPARMIO GESTITO – Così a Piazza Affari dopo due ore di lavoro il Ftse Mib cede lo 0,77% al pari del Ftse Italia All-Share, mentre il Ftse Italia Star oscilla a -0,62%. Tra le blue chip si mettono in luce Prysmian (che ha acquisito una nuova commessa da 550 milioni per un collegamento elettrico ad alta tensione sottomarino tra Norvegia e Gran Bretagna) e Mps, con rialzi tra l’1,7% e il 2%, mentre cadono i titoli del risparmio gestito dopo i rilievi di Consob che ieri ha richiamato gli intermediari a rispettare la direttiva Mifid, specie per quanto riguarda la distribuzione ai clienti retail di fondi esteri o estero-vestiti. Così Azimut cede oltre il 6,5%, Banca Generali il 3,7% e Mediolanum il 3,5%.