Lega e M5S, braccio di ferro sul deficit

Si accende nuovamente la discussione interna al governo relativa agli equilibri di bilancio derivanti dai desiderata della prossima manovra. Nell’attesa del vertice di maggioranza a Roma che vedrà nascere il documento finanziario che ne fissa le linee, voci di corridoio emerse su alcuni quotidiani parlano di un possibile “stallo” relativo al valore del rapporto deficit pil.

Luigi di Maio è stato chiaro nella volontà di portarlo al 2,4%, ma questo livello sembrerebbe non convincere del tutto la Lega, in particola il vicepremier Matteo Salvini.

Sullo sfondo appare come sempre più problematica la convivenza politica della maggioranza con il ministro ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che frena e chiama in causa “l’interesse della nazione”, cercando fino all’ultimo di convincere i colleghi di governo a restare sotto il 2%. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ha rilasciato dichiarazioni che sanno quasi di sentenza: “Se Giovanni Tria non fa più parte nel progetto, troveremo un altro ministro dell’Economia”.

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