Il petrolio si raffredda in scia al nuovo rafforzamento del dollaro. I target di Goldman

Petrolio Wti in calo, in scia al rafforzamento del biglietto verde (tornato in area 1,11 nel cambio contro euro) e nonostante l’avvio imminente della “driving season” negli Usa in scia all’approssimarsi della festività per il Memorial Day. Nel dettaglio, in base alle stime di AAA, nel corso dei giorni di festa (21-25 maggio) 37.2 milioni di americani viaggeranno in media 50 miglia (80km), con un balzo del 4.7% rispetto i 35.5 milioni dello scorso anno e fine settimana più trafficato a far data dal 2005.

Goldman Sachs ha rivisto al ribasso le stime di lungo termine relative ai prezzi del greggio e raccomandato agli investitori di liquidare le azioni in due della maggiori compagnie petrolifere, affermando che la maggiore efficienza produttiva presso lo shale Usa e maggiori tassi operativi di matrice OPEC, copriranno con abbondanza il fabbisogno di greggio a livello globale. In particolare, in una nota pubblicata sabato, la banca di investimento ha rivisto al rialzo le stime relative ai prezzi del greggio per il 2015 nel suo complesso con il Brent dai precedenti $52 a $58 a barile ed il crude Usa dai $48 ai $52 a barile. Ad ogni modo, sempre in base a quanto pubblicato entro il 2020 Goldman stima che i prezzi del Brent fluttueranno in area $55 a barile, mentre negli anni compresi tra il 2016-2019, i prezzi quoteranno in area $60-65 a barile.

In base alle stime del ministro OPEC del Kuwait, nel corso della seconda metà dell’anno, le quotazioni del greggio dovrebbero invece rimanere sugli attuali livelli, in quanto il rapporto domanda offerta sembrerebbe abbastanza equilibrato.

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