Peggiora il Cfa Italy Sentiment Index

Il sondaggio mensile svolto da CFA Society Italy mostra una discesa in termini di aspettative sulla dinamica economica domestica, con un’ottica a sei mesi: il “CFA Italy Radiocor Financial Business Survey”, che ha misurato il parere di 68 professionisti con certificazione CFA® e membri dell’associazione tra il 17 ed il 27 febbraio, rileva un dato di “Sentiment Index” pari a 17,6, in calo di circa venti punti dal mese precedente.

“La maggiore incertezza che da inizio anno alimenta la volatilità dei mercati – afferma Annalisa Usardi, CFA Global Asset Allocation Research, Economist Pioneer Investment Management SGRpA – sembra in qualche modo essersi tradotta nell’indice CFA Sentiment Italy, dove è possibile notare come la percentuale di ottimisti rispetto all’economia italiana (che ha toccato il punto massimo nel sondaggio di Novembre 2015) abbia via via lasciato lo spazio dapprima a sempre più numerose posizioni neutrali (che ad oggi rappresentano la maggioranza dei partecipanti al sondaggio) e poi ad aspettative pessimistiche sulla crescita italiana. Simile trend si riscontra sulle prospettive economiche dell’Eurozona, mentre rispetto agli Stati Uniti nell’ultimo mese diminuiscono i sostenitori di una view neutrale a netto favore di una più ottimista, evidenziando una lettura dei dati macroeconomici americani se vogliamo in “contro-tendenza” rispetto al mercato, che invece recentemente ha enfatizzato in modo crescente il rischio di recessione dell’economia americana”.

“Nei Paesi Sviluppati – continua Usardi – accanto ad uno scenario di crescita bassa sembra continuare ad affermarsi un contesto di bassa inflazione: scompare dai radar il rischio deflazione per l’Europa e si riduce la percentuale di chi si attende un’inflazione in salita per gli USA, risultato tuttavia forse solo temporaneo visti gli ultimissimi dati pubblicati che puntano nella direzione opposta. L’attesa di ulteriori misure di easing monetario da parte della BCE e di una prolungata pausa da parte della Fed, che sembra emergere dalla lettura del sondaggio di Marzo, riflette il progressivo affermarsi di una narrativa di mercato che da un tema di banche centrali asincrone si è gradualmente spostata verso una view di banche centrali convergenti globalmente verso ulteriori misure di easing. A questa lettura, tuttavia, si associano crescenti rischi, specialmente se i dati continueranno a confermare che le condizioni interne delle economie europea ed americana, in particolar modo con riferimento al mercato del lavoro e alle dinamiche inflattive, permangono profondamente diverse e divergenti: benchè la Federal Reserve non abbia interesse a sorprendere i mercati a Marzo e sia consapevole dei rischi economici globali, il raggiungimento del suo duplice obiettivo di occupazione e inflazione sembra troppo vicino per poter escludere ulteriori rialzi nel corso del 2016”.

Cfa Sentiment Index

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