Ftse Mib, ora serve una fase laterale di consolidamento. I titoli sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 12 luglio 2019

Il Ftse Mib sta aggiornando i massimi dell’anno dopo essersi riportato sopra quota 22.000. La tendenza rialzista in atto è destinata a proseguire?

Il rialzo del del Ftse Mib a mio parere può proseguire, previo un movimento laterale di consolidamento, perchè eravamo in ipercomprato già la scorsa settimana. L’indice dopo essersi spinto oltre i 22.000 punti ha corretto fino ad area 21.800 e poi è tornato a salire, toccando proprio ieri nuovi massimi dell’anno, ma siamo tornati in territorio di ipercomprato. Ci sono le condizioni per una prosecuzione dell’uptrend, ma come detto prima è essenziale una fase di consolidamento.

In sintesi la mia view è positiva su Piazza Affari che però ha bisogno di riprendere fiato, fermo restando che la pausa di consolidamento di cui parlavo prima non dovrebbe tradursi in ribassi pesanti per il Ftse Mib, salvo fattori esogeni.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Banco BPM e Ubi Banca e cosa si aspetta nel breve per entrambi?

Dal punto di vista tecnico Ubi Banca sta consolidando dopo il tentativo di inversione rialzista di inizio mese. Questo movimento a mio avviso è salutare e propedeutico di un ulteriore allungo verso area 2,8/2,9 euro e oltre questo livello avremo un obiettivo in area 3,2 euro.
Per un acquisto di Ubi Banca consiglio uno stop loss molto rigido sotto quota 2,45 euro.

Abbastanza simile il movimento di Banco BPM perchè dopo l’allungo di inizio luglio anche in questo caso i corsi stanno consolidando intorno a quota 1,9 euro. Il movimento potrebbe essere propedeutico ad un ulteriore rialzo con obiettivo a 2,085 euro prima e successivamente a quota 2,17 euro. Oltre tale soglia l’attenzione andrà rivolta all’area dei 2,25 euro che potrà essere raggiunta però più in là nel tempo. A chi volesse acquistare Banco BPM suggerirei di fissare uno stop loss abbastanza vicino a 1,85 euro.

In quest’ottica il Ftse Mib potrebbe oscillare intorno ai 22.110/22.150 punti e poi allungare il passo verso i 22.250/22.300 punti prima e in seguito arrivare fino alla soglia dei 22.500. L’eventuale conferma del cedimento di quota 21.835 punti, dove transita al momento il supporto dinamico ascendente che sostiene l’uptrend dei corsi dalla fine di maggio, innescherebbe un ritracciamento del Ftse Mib.
Il primo target sarebbe in area 21.500, sotto cui si guarderà ai 21.050/20.985 punti.

Azimut ieri è tornato a salire, avvicinandosi progressivamente i massimi dell’anno. Cosa può dirci di questo titolo?

Azimut potrebbe allungare ulteriormente il passo verso il top 2019 di aprile a quota 18,16 euro.
Arrivato su questo livello, gli indicatori tecnici sarebbero in zona di ipercomprato per cui suggerirei cautela sul titolo. In caso di mancato superamento in tempi rapidi dei 18,16 euro, ci sarà il rischio della possibile formazione di un doppio massimo, foriero come è noto di ritracciamenti. Oltre i 18,16 euro i successivi target per Azimut sono individuabili in zona 18,85 euro prima e poi a 19,3 euro.
Un acquisto del titolo a mio avviso deve essere corredato da uno stop loss da posizionare su supporto dinamico di breve termine a quota 16,9 euro.

Nelle ultime sedute le utility hanno registrato spunti positivi. Ce ne sono alcune che sta seguendo con più interesse di altre in questa fase?

Segnalo Italgas che prosegue in un uptrend di medio-lungo termine, visto che lo stesso è iniziato a metà ottobre dello scorso anno. Il titolo è inserito in un canale rialzista molto decorrelato rispetto all’andamento di Piazza Affari. Italgas è arrivato a testare un top in zona 6,25 euro, ma questa crescita graduale e priva di picchi speculativi, è caratterizzata da un coefficiente angolare piuttosto contenuto. Questo contribuisce a tenere distanti gli indicatori tecnici dalla zona di ipercomprato e di conseguenza il titolo sta crescendo in modo sano.

I prossimi obiettivi al rialzo per Italgas li possiamo individuare a 6,4 euro prima e a 6,6/6,65 euro.
A chi volesse aprire posizioni long sul titolo consiglierei di fissare uno stop loss a 6 euro, dove coincidono al momento il passaggio della media mobile a 21 sedute e il supporto dinamico ascendente di breve termine.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Cerved che sembra aver confermato nelle sedute di martedì e mercoledì la tenuta del supporto statico di medio-lungo termine posto a quota 7,4 euro. Ieri il titolo ha dato vita ad un bel rally che ha spinto le quotazioni ad incrociare al rialzo a quota 7,68 euro la media mobile a 21 giorni, con volumi al di sopra della media mensile e trimestrale.

Complice il fatto che gli indicatori tecnici sono ancora distanti dalla zona di ipercomprato, potremmo assistere ad una più prolungata inversione di tendenza di Cerved, con prossimi obiettivi a quota 8 euro prima, dove troviamo una resistenza statica di breve-medio termine e poi in area 8,5/8,6 euro. Un acquisto del titolo deve essere corredato da uno stop loss molto rigido sotto quota 7,4 euro.

 

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