L’indice Ftse Mib è in una fase storicamente rilevante. O avvalora una tendenza fortemente rialzista, alla quale manca però per il momento l’elemento fondamentale della volatilità (ossia giornate di consecutivo rialzo da +4%, +5%) accreditando la Figura 1.
Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico settimanale
Oppure inverte la rotta e allora la volatilità andrà ricercata al ribasso, si rientrerà nel canale decennale e si rischierà di rompere il minimo precedente di 12.500 punti sul future (Figura 2).
Fig 2. Future Ftse Mib – Grafico settimanale
Molto più in stallo di quello italiano, dominato dai bancari, è l’indice tedesco Dax, che ha tematiche industriali più variegate. Neanche in questo caso è comunque negata la partenza ribassista, che avrebbe la forma riportata nella Figura 3.
Naturalmente è anche in questo caso ammissibile l’esplosione rialzista in quanto tanto laterale di sicuro porta capacità esplosiva in entrambe le direzioni. E anche in questo caso la prova ultima sarebbero rialzi consecutivi molto consistenti.
Infine, l’indice Euro Stoxx 50 presenta una certa somiglianza con l’indice Dax ma non ha mai superato i suoi massimi relativi, che risalgono al 2011. Si consideri anche qui una possibile esplosione rialzista ma, fino a prova contraria, anche quella ribassista graficata nella Figura 4.
A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp