Intelligenza artificiale: le azioni su cui puntare

Il mercato globale dell’intelligenza artificiale (IA) è stimato intorno ai 120 miliardi di dollari, una cifra che alcuni istituti di ricerca prevedono di espandere più volte fino a 1.600 miliardi di dollari entro il 2030, con il progredire della tecnologia.

Attualmente, il mercato dell’IA può essere classificato in quattro segmenti: calcolo, infrastruttura, sviluppatori e applicazioni. La maggior parte del clamore che circonda l’IA si concentra su sviluppatori come OpenAI (l’azienda che sta dietro a ChatGPT), ma in realtà la stragrande maggioranza della spesa legata all’IA è nel segmento del calcolo.

Sebbene sia difficile prevedere cosa potrebbe diventare l’IA nel prossimo decennio, ciò che sappiamo è che i modelli di IA richiedono enormi quantità di raccolta, scrubbing e analisi dei dati. Man mano che i compiti diventano più complicati aumenta anche la potenza di calcolo richiesta. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), una delle più grandi aziende produttrici di semiconduttori al mondo, potrebbe trovarsi in una posizione privilegiata per sfruttare questo insaziabile appetito di potenza di calcolo. Dal 2013 l’azienda ha incrementato i propri dividendi aumentando i ricavi grazie alla crescita della quota di mercato nella produzione all’avanguardia.

Il business di Broadcom è un altro dei principali beneficiari dell’intelligenza artificiale. L’azienda è specializzata nella produzione di circuiti integrati specifici per le applicazioni (ASIC), che sono fondamentali per la connessione di cluster di IA e per il traffico in entrata e in uscita dai data center. Dal 2010 Broadcom ha incrementato i propri dividendi aumentando i ricavi soprattutto nei semiconduttori per le comunicazioni.

D’altra parte, anche i fornitori di infrastrutture tecnologiche come Microsoft sono fondamentali per lo sviluppo dell’IA, dato il ruolo che svolgono nell’archiviazione, nella protezione e nel trasferimento dei dati. L’afflusso di dati previsto dalla crescente adozione dell’IA ha visto un aumento della domanda di fornitori di Platform-as-a-Service (PaaS) o Infrastructure-as-a-Service (IaaS). Questi fornitori di terze parti forniscono l’infrastruttura (sia hardware che software) che consente alle aziende di creare, testare, distribuire e scalare le applicazioni senza la complessità aggiuntiva di dover costruire un proprio ambiente di lavoro. Microsoft non è solo uno dei maggiori fornitori di infrastrutture cloud al mondo, ma si sta anche impegnando attivamente nello sviluppo di software incorporando strumenti di intelligenza artificiale nel suo sistema operativo e nelle linee di prodotti aziendali e sanitari. I suoi dividendi sono cresciuti costantemente dal 2005 e potrebbe continuare ad aumentare se i ricavi dell’IA aumenteranno.

A cura di Christophe Braun, Investment Director di Capital Group

 

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