Hsbc AM, previsioni 2024: un problema di interesse

Presentato l’investment outlook di Hsbc Asset management per il 2024: anno che probabilmente sarà caratterizzato da un problema di interesse per le economie globali e i mercati degli investimenti, a causa delle stringenti condizioni monetarie e creditizie.

Così introduce la discussione Joseph Little, global chief strategist di Hsbc AM. Le condizioni monetarie e creditizie si sono inasprite da quando la Fed ha iniziato ad alzare i tassi di interesse nel marzo 2022, aumentando il rischio di una bassa crescita nei prossimi 12 mesi a cui i mercati potrebbero non essere pienamente preparati.

L’economia statunitense si è dimostrata resiliente nel 2023, sostenuta dagli alti livelli di risparmio dei consumatori e dalla solidità degli utili aziendali in alcuni settori. Si prevede che il processo di disinflazione continuerà in tutte le economie occidentali nel 2024, con l’inflazione statunitense che potrebbe scendere al 2% entro la fine del 2024, o all’inizio del 2025. L’opinione del gestore è che nel 2024 l’inflazione tornerà verso i target fissati delle banche centrali. La Fed attuerà il suo primo taglio dei tassi nel secondo trimestre del 2024 e continuerà a ridurli più di quanto i mercati si aspettino nel corso dell’anno. La Bce seguirà la Fed nella riduzione dei tassi, così come la Bank of England, anche se in ritardo rispetto alle altre banche centrali. Si ritiene probabile che un’ulteriore disinflazione possa verificarsi al prezzo di un aumento della disoccupazione, mentre l’esaurimento dei risparmi dei consumatori, le condizioni di credito più rigide e la debolezza del mercato del lavoro potrebbero far pensare a una possibile recessione nel 2024.

Un nuovo paradigma

A seguito del rapido inasprimento delle condizioni monetarie e creditizie, l’ipotesi è che ci stiamo dirigendo verso un nuovo paradigma dei mercati, che probabilmente sarà caratterizzato da tassi d’interesse intorno al 3% e rendimenti obbligazionari intorno al 4%, guidati da tre fattori principali:

  1. un mondo multipolare e un ordine globale sempre più frammentato, che porta alla fine dell’iper-globalizzazione;
  2. una politica fiscale più attiva guidata da priorità politiche in un’epoca di populismo, preoccupazioni ambientali e alti livelli di disuguaglianza;
  3. politiche per affrontare il cambiamento climatico e la transizione verso la net zero.

In questo contesto, la previsione è di: una maggiore volatilità dell’offerta, un’inflazione strutturalmente più elevata e tassi di interesse più alti a lungo. Nel frattempo, è probabile che le recessioni economiche diventino più frequenti, poiché un’inflazione più elevata limita la capacità delle banche centrali di stimolare le economie.

Posizionamento per una crescita difensiva

Le valutazioni di mercato continuano ad anticipare uno scenario di soft-landing, trascurando un maggiore rischio di recessione. In questo contesto, il posizionamento di Hsbc è per una crescita difensiva con l’idea che “i bond sono tornati in scena”. L’indebolimento dell’economia globale e il rallentamento dell’inflazione potrebbero rappresentare un contesto favorevole per i titoli di Stato e condizioni difficili per le azioni. Pertanto, si vedono opportunità nel selezionare alcuni settori del fixed income globale, tra cui la curva dei Treasury statunitensi, una parte dei mercati obbligazionari europei core, credito investment grade e crediti cartolarizzati.

Cautela inoltre sui titoli azionari statunitensi a causa delle elevate aspettative di crescita degli utili per il 2024 e del multiplo di mercato tirato rispetto ai titoli di Stato. I titoli europei sembrano relativamente a buon mercato su base globale, il che significa che il ribasso potrebbe essere limitato, a meno che non si materializzi una recessione. Le azioni giapponesi potrebbero essere un outperformer tra i mercati sviluppati, grazie a valutazioni interessanti, alla fine della politica monetaria non convenzionale e a un’economia giapponese ad alta pressione.

Anche le tendenze idiosincratiche dei mercati emergenti giustificano un approccio selettivo, basato sui fondamentali aziendali, sulla visibilità degli utili e sui premi risk-adjusted. I tagli dei tassi della Fed hanno storicamente favorito la performance delle azioni emergenti. Se i tassi si abbasseranno nel 2024, come ci si aspetta, i bond dell’India, del Messico e le azioni A-share cinesi saranno alcuni dei nostri top pick in ambito emergente. L’Asia continuerà a essere una fonte di diversificazione per gli investitori globali anche nel 2024, con diversi temi economici importanti in corso. L’India si è ripresa dalla pandemia e sarà ancora uno dei mercati in più rapida crescita al mondo, mentre il Giappone abbandonerà progressivamente la sua politica monetaria non convenzionale. Nel frattempo, la crescita della Cina, sostenuta dal supporto politico, ha raggiunto circa il 5% nel 2023 e dovrebbe essere di circa il 4,5% nel corso di quest’anno.

I titoli azionari asiatici sono in una posizione solida in termini di crescita e probabilmente rimarranno un punto di forza nel contesto globale. Le valutazioni regionali sono generalmente interessanti, il posizionamento degli investitori esteri rimane leggero, mentre la stabilizzazione degli utili dovrebbe essere il motore principale dei ritorni del prossimo anno. Il 2024 sarà probabilmente un anno molto buono per il credito asiatico, con i tassi globali che raggiungeranno il loro picco, la maggior parte delle economie regionali che registreranno buoni risultati e la Cina che beneficerà di un ulteriore sostegno politico.

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