Più patrimonio che reddito

Nei primi anni del secolo le disparità di distribuzione della ricchezza si sono ridotte in quasi tutti i Paesi.  Oggi la quota del 90% più povero rappresenta il 18% del patrimonio mondiale, rispetto all’11% del 2000. Senz’altro è prematuro affermare che è iniziata una fase discendente per le diseguaglianze, ma i dati prevalenti indicano che il 2016 potrebbe aver rappresentato il picco per il prossimo futuro.

Lo dice il decimo Rapporto Credit Suisse sulla ricchezza globale. Ma al di là di questi dati a effetto, come è la situazione in Italia? Gli italiani continuano a essere dei grossi risparmiatori. lo testimonia quella situazione incredibile dei 1.500 miliardi di euro che giacciono sui conti correnti. Abbiamo uno stock di ricchezza accumulato nel corso degli anni, soprattutto dalle generazioni passate, che è molto importante: si stimano oltre 4.400 miliardi di ricchezza finanziaria, poi c’è la parte immobiliare con altri 5.500 miliardi. Però l’Italia è un paese che sta invecchiando e che cresce poco. Nei prossimi 15 anni tra il 70% e il 75% della ricchezza passerà di mano. E non sarà difficile trovare casi di famiglie che avranno più patrimonio che reddito. Un cambiamento epocale, un medioevo moderno.

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