Bim cerca il grande rilancio

Il piano prevede il ritorno all’utile nel 2022 attraverso uno sviluppo commerciale e l’accelerazione su innovazione e tecnologie digitali integrando l’offerta nel wealth management, asset management (tramite la controllata Symphonia Sgr) e investment banking.
I numeri del piano prevedono che gli aum passino dagli attuali 5,5 miliardi di euro a circa 10 miliardi nel 2024, con mix ricavi provenienti per il 70/80% dal wealth management, per il 10/20% dall’asset management e per il 5/10% dall’investement banking. “Il nuovo piano strategico – ha detto Moro – costituisce un progetto di forte rinnovamento e discontinuità, pur valorizzando la storia, le competenze e le qualità distintive di Bim”. Il cda ha approvato anche i conti del primo semestre 2019 chiusi con una perdita consolidata di 25,6 milioni rispetto a quella di circa 110 milioni dello stesso periodo 2018, con aum pari a 5,4 miliardi circa e un Cet1 Ratio del 17,97%.
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