Investimenti alternativi, è l’ora dei fondi market neutral

Roberto Falzoni

Le semestrali delle società americane sono state molto incoraggianti e questo ha consentito ai listini azionari di confermarsi in prossimità dei massimi storici. Di pari passo hanno ripreso a scendere i rendimenti obbligazionari, con il Treasury decennale arrivato all’1,15%, mentre fino a pochi mesi fa rendeva l’1,75%. Un trend molto favorevole per le società più esposte alla leva come quelle tecnologiche. Il resto lo hanno fatto le rassicurazioni della Fed, che continua a ritenere passeggiare la fiammata inflazionistica in corso (più del 3% a dodici mesi, quindi ben oltre il 2% indicato come target ideale dalla banca centrale americana), e quindi non necessario un suo intervento.

 

La dinamica inflazionistica

In passato, il livello di allerta massima sui mercati finanziari è scattato quando l’indice dei prezzi al consumo è arrivato al 4%. A quell livello si è assistito spesso a brusche correzioni dei listini azionari. Dal 1957 a oggi è accaduto in nove occasioni e ben otto volte Wall Street ha reagito con pesante ribassi.

La domanda che serpeggia negli ambienti finanziari è la seguente: è giusto che la Fed rimanga ferma o piuttosto deve prepararsi ad agire sui tassi per evitare che l’inflazione arrive al 4%? Per il momento la banca centrale sembra ferma sulla prima posizione, un atteggiamento che rischia di spostare più avanti il problema, senza risolverlo, anzi con la possibilità concreta di aggravarlo.

 

Il grande rischio

Questo è a nostro avvviso il grande rischio che oggi corrono i mercati azionari e obbligazionari: un’impennata dei prezzi al consume e una conseguente correzione delle quotazioni.

Intanto oggi non ci sono alternative ai mercati azionari per generare rendimento. Cash e obbligazioni sono da evitare come core position. Gli asset alternativi negli ultimi dodici mesi hanno decisamente sottoperformato rispoetto all’equity.

 

Le strategie da preferire

Quanto alle strategie d’investimento in campo alternativo privilegiamo Fx, Cta, Global Macro e Commodity. In campo long short, vediamo opportunità interessanti tra i fondi market neutral e quelli risk arbitrage. Queste strategie potrebbero dare soddisfazioni anche in caso di correzione dell’azionario.

Intanto restiamo vigili, guardando soprattutto al Tresury a 10 anni, il più sensibile degli investimenti alle politiche dei tassi.

 

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