L’ansia da multitasking

Maria Grazia Rinaldi

 

Migliorando la concentrazione, aumenta la qualità della vita. Il nostro ambiente è pieno di stimoli, input, interferenze che ci impediscono di concentrarci al massimo. Quando siamo veramente concentrati la nostra attenzione è focalizzata.

Come facciamo, quindi, a concentrarci al massimo?

 

Mirino puntato

La strategia più importante è mettere il riflettore esclusivamente su quello che stiamo facendo, evitando ogni tipo di distrazione. È banale, eppure è ciò che ci permette di fare la differenza. Comprendo che non sia sempre facile, ma se quello che stiamo facendo è davvero importante per noi, dobbiamo allenarci a focalizzare la nostra attenzione.

Abbiamo un’energia limitata e, se la disperdiamo, rischiamo di arrivare a fine giornata stanchi, con la sensazione di aver concluso poco. Il livello di concentrazione è legato anche al tipo di attività. Quanto meno ci piace il compito da fare, più distrazioni ci creiamo.

 

Allenamento necessario

Mantenere e rafforzare la nostra concentrazione è possibile? Certo che sì. Viviamo nell’era del multitasking, mentre il cervello apprezza fare le cose una alla volta.

Si associa spesso il multitasking alla produttività, invece non facciamo altro che spostarci da una azione all’altra. Il multitasking non è altro che il principale nemico della concentrazione. Passare da un compito all’ altro ci illude di essere più produttivi, invece rallenta la concentrazione e riduce i risultati. Fare di più non è la strada per il successo; dobbiamo ridurre piuttosto che aggiungere, perché ciò che conta è la qualità e non la quantità.

Impariamo a svolgere ogni compito con tutta la massima attenzione, sono certa che questa nuova abitudine ti aiuterà a fare meglio e di più. Atleti e artisti parlano di trance agonistica. Questo stato di trance non è altro che lo stato di flusso. Lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, lo descrive come il momento in cui mente e corpo, sono assorbiti totalmente in una data azione, entrando in una condizione di concentrazione armonica.

Quando entriamo in questo stato, siamo totalmente coinvolti nell’ attività che la stiamo eseguendo al massimo delle nostre capacità.

I requisiti per entrare in questo Stato sono tre: obiettivi chiari; equilibrio tra le difficoltà da affrontare e le nostre competenze individuali; attivarsi per entrare nel circolo delle emozioni virtuose.

Herman Hesse ripeteva che “quando un uomo rivolge tutta la volontà verso una data cosa, finisce sempre per raggiungerla”.

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