Senza più una sosta

Ormai non vi è più alcuna novità, o meglio la prima vera novità e che, una volta tanto, nessuno ha deciso di annunciarne la venuta. Questa volta, infatti, non sono stati fissati termini “ufficiali”per la nascita dell’albo dei consulenti finanziari, elemento che ha portato non pochi imbarazzi istituzionali a partire dal 5 giugno 2008, quando fu pubblicato il primo documento di consultazione in merito.
Fatto sta che, per la cronaca, mentre state leggendo queste righe ci troviamo ancora potenzialmente in tempo per rispettare l’ultima dead line stabilità, dopo che il Governo, con il decreto legge n. 194 del 30 dicembre 2009, ha posticipato di un altro anno (al 31 dicembre 2010) la creazione dell’Albo. Ma ciò, statene pur certi, non avverrà, dato che per la definitiva definizione della figura del Consulente Finanziario si deve ora attendere il Regolamento del Ministero relativo alle persone giuridiche (srl e spa) che erogano consulenza finanziaria e infine la costituzione dell’Organismo di tenuta e vigilanza sull’Albo.
Vero è però anche che nella prima settimana di settembre 2010 è arrivata un’importante accelerata da parte della Consob: è infatti entrato nel pieno dell’attività il gruppo di lavoro voluto dalla commissione al fine dello studio delle tematiche connesse all’avvio e all’operatività dell’Organismo per la tenuta e vigilanza del suddetto albo.
I lavori, gira voce, termineranno con l’anno in corso, comunque troppo tardi per vedere il faticoso parto entro il 31 dicembre. Ma è comunque in evidenza un dato: la Consob ha evidentemente deciso di puntare i piedi e di ergersi a “paladino” del lieto fine per una vicenda la cui interminabile lunghezza dal sapore tremendamente politico, ne ha quasi fatto perdere il senso della finalità. Ne abbiamo parlato con Giannina Puddu, presidente di Assofinance.

A che punto siamo con l’avvio dell’albo dei consulenti indipendenti?
A buon punto direi dal momento che la Consob si sta dedicando alla questione con una determinazione encomiabile. In particolare, mi riferisco a Consob Milano e al suo direttore responsabile Giuseppe D’Agostino che ha il controllo delle attività correlate e che sta dimostrando di non perdere un colpo; ha stabilito i tempi di lavorazione del processo che condurrà verso la nomina dei membri dell’Organismo e quindi verso l’avvio dell’Albo e li sta rispettando con precisione teutonica.

Quindi il 2011 sarà l’anno giusto per la nascita dell’albo?
Credo sia molto probabile pur aggiungendo che, solo per ragioni di tipo tecnico, sarà difficile il parto entro il primo semestre.

Rimanendo concentrati su date e scadenze burocratiche si è forse perso il senso reale che nasce da questa “missione”. Cosa cambierà a suo avviso, sul lato pratico, nel mercato della consulenza, con l’avvento dell’albo?
Il cambiamento sarà rilevante in quanto, finalmente, tutti i soggetti (persone fisiche e persone giuridiche) che sino ad oggi sono stati bloccati dall’inerzia dell’Albo potranno avviare la loro attività di consulenti finanziari indipendenti. Mi capita ogni giorno di ricevere telefonate o email da persone che scalpitano perchè intendono iniziare a operare e non possono per le note ragioni. Inoltre, la formale certficazione del ruolo di Cfi come soggetto iscritto all’Albo sarà, per i risparmiatori, sempre più interessati, un ulteriore elemento di tranquillità. La consulenza finanziaria indipendente sarà, nei futuri decenni, uno dei business trainanti della finanza. Aggiungo, infine, che l’attività di gestione finanziaria in Italia trarrà anch’essa un forte impulso dallo sviluppo della consulenza finanziaria; le scelte dei risparmiatori saranno sempre più veicolate dalla consulenza e sempre meno dalla distribuzione tanto che, anche le società di gestione italiane saranno obbligate alla qualità del prodotto, fino a riappropriarsi delle quote di mercato che, fino ad oggi, hanno dovuto cedere alla concorrenza straniera.

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