Sospeso e poi radiato un promotore troppo “disinvolto” con i risparmi dei clienti

SOSPESO E POI RADIATO – Un promotore ex Banca Fideuram, già sospeso in via cautelare dall’attività a causa delle irregolarità commesse (qui la notizia), è stato radiato dall’Albo con delibera n. 19039 della Consob. E’ stata la stessa banca del gruppo Intesa Sanpaolo a segnalare Francesco Iannuzzi alla Commissione, dopo aver ricevuto il reclamo di un cliente del promotore che ha disconosciuto l’accredito sul proprio conto corrente di un bonifico di 185.000 euro con addebito sul conto corrente intestato ad altri due clienti del promotore.

LA VICENDA – Dall’esame della posizione del cliente è poi emerso che, nel periodo aprile 2005-ottobre 2008, sono stati tratti 47 assegni bancari per oltre 500.860 euro con addebito sul conto di un altro soggetto non citato dalla delibera e prevalentemente a favore del cliente stesso, incassati, dopo ulteriori girate, da persone che in alcuni casi sono risultate essere clienti del promotore. La banca ha evidenziato che sul conto corrente del cliente in questione sono stati rilasciati 5 carnet di assegni, con delega al ritiro a favore di Iannuzzi. In un incontro con l’intermediario, il cliente ha disconosciuto il bonifico di 185.000 euro e ha dichiarato di non conoscere il soggetto che lo ha effettuato; ha disconosciuto in via generale le firme apposte sui moduli di investimento a sé intestati e ha dichiarato di non avere chiesto la domiciliazione della posta presso un soggetto terzo, di cui la delibera Consob non fa il nome. Successivamente la banca ha verificato la movimentazione bancaria sul conto di altri due clienti del promotore, da cui sono emerse richieste di emissione di assegni circolari, tutte con delega al ritiro da parte di Iannuzzi per un totale di circa 92mila euro.

LE AMMISSIONI – Lo stesso Iannuzzi ha poi ammesso di essersi trovato nella necessità, a partire dal 2005, di reperire ingenti somme di denaro per far fronte a numerose rimostranze da parte della clientela a seguito delle notevoli perdite conseguite nel proprio portafoglio titoli e ha spiegato che, in quella circostanza, uno dei clienti si sarebbe dimostrato disponibile ad aiutarlo, emettendo dal proprio conto corrente assegni bancari, prevalentemente trasferibili, che venivano consegnati dal promotore ad altri clienti. Ha poi assicurato di avere restituito al cliente, dal 2007 al 2012, la somma di 80.000 euro, con un debito residuo di circa 385.000 euro. Per far fronte alle pressanti richieste di restituzione delle somme concesse in prestito, Iannuzzi avrebbe quindi chiesto a un altro suo cliente di prestargli 185.000 euro, compilando e firmando al suo posto la disposizione di bonifico dopo averne ricevuto l’autorizzazione telefonica. Ma i clienti non hanno confermato la sua versione, tanto che in un successivo incontro con l’intermediario il promotore ha dovuto ammettere di aver disposto le operazioni a loro insaputa. La Commissione ha dunque contestato a Iannuzzi di aver acquisito, mediante distrazione a favore di terzi, la disponibilità di somme di denaro di pertinenza della clientela; disposto operazioni non autorizzate dai clienti e contraffatto le loro firme. Di qui la decisione di sospenderlo in via cautelare e poi radiarlo dall’Albo.

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