Risparmio gestito – Chi ha sconfitto la crisi

I dati comunicati ieri da Assogestioni hanno indicato una realtà in divenire. Sembrano chiari i primi timidi segnali di una inversione di marcia: i deflussi sono in calo e sussistono ben 18 società che incrementano la loro raccolta. Sono queste, in ordine di risultato: Fondaco, Mediolanum, Credem, Bnp Paribas, Credit Agricole, Banca Leonardo, Generali, Banca Finnat, Azimut, State Street, Credit Suisse, JP Morgan, Banca Popolare Emilia Romagna, Finanziaria Internazionale, Etica, Soprano ed Ing Direct.  E all’interno di questo scenario appare un dato confortante: è l’Italia la  regina del mercato. O, perlomeno, i prodotti italiani sono visti dagli investitori come più rassicuranti.

Il podio è tutto nostrano: Fondaco (287,3 milioni di Euro di incremento), Gruppo Mediolanum (165,5 milioni) e Credito Emiliano (108,5 milioni). Inoltre ben due terzi delle 18 performance positive appartengono a gruppi di diritto italiano: il risparmio gestito made in Italy si sta riscattando. Complice anche probabilmente, la tipica propensione degli investitori italiani a privilegiare le offerte locali. Il celebre detto “moglie e buoi dei paesi tuoi” si adatta infatti perfettamente alla mentalità del risparmio gestito italico.

Passando all’analisi del podio se da una parte Mediolanum conferma le positive prospettive di raccolta indicate dagli analisti, mentre Credem vede premiato la sua scelta di puntare direttamente al target “famiglia” (aspetto rilevante anche nella società di Ennio Doris), dall’altra appare molto interessante la prestazione di Fondaco. E’ significativo osservare che la medaglia d’oro del mese, va ad una società che ha puntato fortemente sulla semplicità dell’offerta e anche sulla sustainability.

Fondaco Sgr è una società di gestione del risparmio indipendente i cui fondi comuni di investimento sono riservati ad investitori qualificati. La società è stata costituita nel 2002 con capitale sociale di cinque milioni di Euro (nata come piccola realtà quindi). Una realtà che però punta molto, e non a caso, sull’innovazione dei prodotti offerti: il Fondo Euro Cash (dedicato alla liquidità) è il primo della categoria in Italia da quando ha compiuto un anno di vita mentre il Fondo PPP Italia è il primo fondo sulle infrastrutture in Italia e uno dei primi in Europa. Il Fondo EU SRI Equity Beta invece è il primo fondo azionario etico indicizzato in Italia ed il Fondo Euro Gov Beta è l’unico fondo comune italiano obbligazionario dichiaratamente passivo. Sembrerebbe quindi in atto, una ricerca di innovazione del mercato, privilegiando però gli aspetti di semplicità e chiarezza del prodotto piuttosto che di avanguardia tecnica dello stesso. Un trend che sembra ormai una realtà. Una certezza? È ancora da vedere; perché si sa, come dice Prezzolini, in Italia nulla è stabile fuorché il provvisorio.

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