Titolo da monitorare – Cirgroup

Nella sentenza di primo grado il giudice Raimondo Mesiano aveva condannato Fininvest a risarcire Cir per 750 milioni di euro. La sentenza d’appello sul Lodo Mondadori potrebbe arrivare la prossima primavera. I giudici della seconda sezione della Corte d’appello di Milano hanno respinto le richieste di Fininvest di avere chiarimenti ed integrazioni della perizia affidata a tre consulenti esterni e hanno fissato l’udienza per la discussione finale tra le parti per il 23 novembre prossimo.

La sentenza dovrebbe arrivare entro aprile 2010. In borsa, quest’anno, il titolo Cir fa registrare un andamento altalenante iniziando, in gennaio, dai massimi attorno a quota 1,95 per arrivare ai minimi attorno a quota 1,33 euro di metà agosto. Durante questo periodo le fasi di mercato sono state mutevoli. Per quanto riguarda gli ultimi mesi di contrattazione si nota che, a partire dal minimo di metà agosto, è iniziato un trend rialzista che si mantiene ancora adesso; tale andamento è sicuramente collegato alle notizie relative al risarcimento ottenuto in primo grado e che, probabilmente, sarà confermato, almeno in parte, anche in appello.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica non si può ancora dire di essere usciti definitivamente dal trend ribassista di medio periodo, almeno fino a quando non viene rotta la resistenza dinamica situata a quota 1,65. Tuttavia la spinta iniziata a metà agosto, chiaramente ancora in atto, non offre segnali di cedimento, anche se l’ RSI indica una parziale debolezza relativa all’attuale posizionamento in area di ipercomprato, segnale peraltro non primario quando la direzionalità è ben definita.

Ad ogni modo dal punto di vista dei trader, tradizionalmente interessati al breve periodo, la strategia di maggiore interesse consiste nell’attendere l’eventuale violazione del livello di resistenza precedentemente individuato (1,65 euro) per entrare in posizione long oppure, viceversa, in caso di rimbalzo ribassista sulla resistenza si potrebbe anche pensare di entrare short. Nel primo caso un ragionevole livello target è situato a quota 1,85 euro, mentre nel secondo si potrebbe tenere aperta la posizione fino al primo livello di supporto situato a quota 1,50 euro.

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