Danieli ha annunciato di aver chiuso il primo semestre dell’esercizio fiscale 2010/2011 (che va da luglio a dicembre. Si ricorda che in questi casi l’esercizio inizia il 01/07 per finire il 31/06) con un Ebitda di 190,2 milioni, in crescita del 62% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, e con un utile netto pari a 84,1 milioni di euro, in aumento del 34%. I ricavi conseguiti da Danieli sono stati invece pari a 1,4 miliardi di euro, + 33%. Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2010 ammontava a 3,479 miliardi rispetto ai 3,682 di fine giugno 2010. Nel 2011 il gruppo prevede una conferma della crescita della produzione di acciaio nei paesi emergenti e un ulteriore consolidamento della domanda di acciaio per l’industria cantieristica, meccanica e automobilistica. Tuttavia il previsto aumento del prezzo delle materie prime e le turbolenze nell’area del Maghreb, causano incertezze nelle prospettive, anche se le attese a medio termine rimangono positive. D’altra parte, secondo un’analisi di Intermonte, il colosso dell’acciaio Arcelor dovrebbe avere un 2011 con molti ordini, grazie ad una crescita del mercato dell’acciaio del 7% ed un tasso di utilizzazione degli impianti superiore al 75%. Sul titolo Danieli, che dovrebbe beneficiare di quanto detto, il rating di Intermonte è outperform, con target price a 30 euro. Dal punto di vista tecnico il titolo ha attraversato una decisa fase di rialzo iniziata ad agosto, che ha trovato una forte area resistenziale attorno a quota 24,5 euro. Operativamente si considera con interesse un ingresso short al raggiungimento del livello 24 euro per puntare poi ad un target di 21 euro.