New York resta prudente dopo ultime novità da Grecia e Opec

LA GRECIA RINVIA TUTTO A FINE MESE – Alla fine la Grecia rinvia al 30 giugno il pagamento, in un’unica scadenza, di tutti i rimborsi di fondi Fmi previsti nel mese e gli investitori restano in attesa di capire se quest’ennesimo rinvio servirà o meno ad Atene a raggiungere un accordo coi creditori ed evitare un nuovo default. A Wall Street dopo un’ora di scambi l’indice Dow Jones segna così +0,11%, al pari dell’S&P500 e del Nasdaq, mentre le small cap del Russell 2000 restano a +0,02%.

L’OPEC NON TOCCA I LIVELLI PRODUTTIVI – Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento del decennale salire sul 2,38% e quello del trentennale toccare il 3,07%. L’oro cala anche oggi ed è indicato al momento a 1.166,50 dollari l’oncia, altri 8,7 dollari meno della vigilia, con l’argento che oscilla a 16,04 dollari (4 centesimi meno di ieri) e il petrolio che invece prova a mantenersi a 58,04 dollari al barile (appena 4 centesimi sopra l’ultimo fixing) dopo che come ampiamente previsto l’Opec ha confermato gli attuali livelli produttivi, peraltro già non osservati dagli aderenti al cartello che da dodici mesi continuano a produrre più di quanto in teoria dovrebbero e non paiono intenzionati a cambiare strategia.

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