Global Horizons: come prevedere la prossima recessione?

a cura di Standard Life Investments

La comprensione del ciclo economico è fondamentale per gli investitori. Tuttavia, è difficile determinare con precisione la maturità dei cicli, di conseguenza gli economisti hanno a disposizione un track record limitato per riuscire prevedere in anticipo una recessione. Nell’ultima edizione di Global Horizons, James McCann, Senior Global Economist, spiega il set di strumenti analitici che Standard Life Investments ha sviluppato per cercare di rispondere in modo rigoroso a un quesito così complesso, come la datazione di un ciclo economico. Standard Life Investments ha ideato una serie di indicatori del ciclo economico – basati su un’ampia gamma di dati economici e finanziari – che permettono di individuare meglio il livello di maturità dell’attuale ciclo economico. I risultati derivanti da questi nuovi indicatori sono incoraggianti.

Commentando la ricerca James McCann ha osservato:

«La buona notizia è che benché il ciclo attuale sia in una fase matura in termini di durata, vediamo ancora un margine di crescita in molte economie, tra cui gli Stati Uniti. Gli indicatori a livello di paese ci forniscono informazioni utili ed è interessante osservare come evidenzino le attuali divergenze tra gli Stati membri dell’eurozona: con la Germania in una fase più avanzata nel suo ciclo, e Francia, Italia e Spagna più indietro e con un’ampia capacità di riserva. In passato, i nostri indicatori hanno evidenziato che Brasile e Russia si stavano avviando verso le fasi avanzate dei rispettivi cicli, proprio prima delle conseguenti fasi recessive.

I cicli economici non muoiono di vecchiaia, piuttosto si avvicinano a una fine dolorosa, quando un evento scatenante forza il manifestarsi di squilibri finanziari e/o economici. Ci sono ragioni per credere che la prossima crisi globale potrebbe essere gravosa, rendendo ancora più complesso riuscire a prevederla con anticipo. I nostri modelli di probabilità di recessione attualmente suggeriscono che la possibilità di una flessione è bassa rispetto ad un orizzonte temporale di tre mesi, un anno e due anni.

Questo rafforza la nostra convinzione secondo cui l’economia globale crescerà leggermente sopra il trend quest’anno e il prossimo e secondo cui oggi è il momento giusto perché gli investitori estendano il loro orizzonte temporale. Tuttavia, è necessario mettere in guardia gli investitori verso un atteggiamento di compiacenza. Benché sia facile individuare i fattori monetari e finanziari nel nostro schema di analisi, non è invece facile individuare i fattori geopolitici. Complessivamente, questi strumenti ci rendono fiduciosi sulla possibilità di utilizzarli come supporto al nostro processo di asset allocation nel corso di un ciclo economico».

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