Con i mercati ai massimi tornano di moda le convertibili

Di Anja Eijking, gestore del fondo F&C Global Convertible Bond di BMO Global AM

I dati macroeconomici globali e i risultati finanziari positivi sono stati fattori importanti, in particolare per i mercati statunitensi e giapponesi. Negli Stati Uniti la produzione industriale e la spesa dei consumatori sono cresciute oltre le aspettative in ottobre, con l’economia in ripresa dopo la pausa causata dagli uragani. La fiducia dei consumatori USA ha raggiunto il valore massimo degli ultimi 17 anni a novembre, mentre la disoccupazione è calata. Negli ultimi giorni del mese i segnali di una prossima approvazione dei tagli alle tasse da parte del senato e della riforma del sistema fiscale USA sono stati di ulteriore stimolo per il mercato.

I dati ufficiali mostrano che l’economia giapponese è cresciuta a un tasso annualizzato pari all’1,4% nel terzo trimestre. Nonostante i consumi contenuti, gli ultimi dati sono stati sostenuti dalle significative esportazioni. Il surplus commerciale del Giappone è cresciuto del 21% a ottobre su base mensile (dato ponderato per la stagionalità), con le esportazioni spinte dallo yen debole e da una forte domanda cinese.

In Europa, la crescita economica dell’Eurozona si è attestata allo 0,6% nel terzo trimestre, grazie alla forza del settore manifatturiero, guidato dalla Germania. Gli indicatori suggeriscono che l’attività economica in tutta l’area ha raggiunto un massimo in quasi sette anni a novembre. La fiducia dei consumatori nell’Eurozona è risalita ai picchi di inizio 2001, mentre quella degli investitori è a un massimo decennale. C’è stata tuttavia incertezza a livello politico viste le difficoltà incontrate dal cancelliere tedesco Angela Merkel nel creare una nuova coalizione di governo, che mettono pressione sui mercati europei. L’inflazione globale è rimasta generalmente favorevole, un elemento che ha supportato i mercati obbligazionari in generale.

Le nuove emissioni sono state in totale pari a 5,5 miliardi di dollari. Diversi emittenti si sono rivolti al mercato delle convertibili, come ad esempio Chugoku Electric Power e Suntec real estate investment trust (REIT) di Singapore. Nel frattempo, Cypress Semiconductor negli Stati Uniti e l’olandese BE Semiconductor hanno capitalizzato l’elevato valore delle azioni emettendo nuove convertibili. Inoltre il distributore di oggettistica per la casa e mobili francese Maisons du Monde e la società immobiliare Corestate Capital hanno fornito nuove opportunità di investimento al mercato.

Il contesto economico globale rimane positivo, con una crescita in miglioramento, bassa inflazione e utili in aumento, tutti fattori positivi per i mercati finanziari. Con l’approvazione negli Stati Uniti di una legge per tagliare le tasse e riformare il sistema fiscale, il rischio relativo all’attuazione dei piani politici del presidente Trump diminuisce significativamente.

Ci aspettiamo una crescita compresa tra il 2,5% e 3% negli Stati Uniti il prossimo anno, attorno al 2% in Europa, tra l’1% e l’1,5% in Giappone, mentre in Cina prevediamo una crescita tra il 6% e il 6,5%. I fondamentali macroeconomici combinati a una politica monetaria ancora accomodante da parte delle banche centrali dovrebbero continuare ad essere positivi per i mercati. Tuttavia, crediamo che gli indicatori ciclici siano ai massimi storici e che debbano in qualche modo calare, mentre negli USA è probabile un aumento dell’inflazione. Tutto ciò, unito al percorso di stretta monetaria della Fed e all’impatto della riforma fiscale dovrebbe portare a rendimenti più elevati sui titoli statunitensi.

Una inflazione al di sopra delle aspettative e banche centrali conseguentemente meno accomodanti sono tra i rischi principali del 2018. Forti movimenti sul mercato obbligazionario potrebbero compromettere il contesto di bassa volatilità del mercato azionario. Il rischio politico statunitense, in particolare per quanto riguarda le investigazioni legate alla Russia, continua a pesare sul mercato. L’indice di gradimento in calo per quanto riguarda il presidente Trump e la possibilità per i Democratici di ottenere la maggioranza al Congresso alle elezioni dell’anno prossimo potrebbero anche tornare al centro dell’attenzione. Inoltre, le incertezze geopolitiche sollevate dalle relazioni internazionali e il protezionismo statunitense sono una ulteriore fonte di preoccupazione.

Per oscillazioni del mercato azionario comprese tra +15% e -17,5%, ci aspettiamo che le convertibili possano muoversi, rispettivamente, in un intervallo tra +9% e il -7,2% su un orizzonte temporale di un anno.

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