Intesa Sanpaolo, le polizze mediche nel mirino dell’Antitrust

L’Antitrust apre un’istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo RBM Salute e Previmedical, servizi per sanità integrativa per due presunte pratiche commerciali scorrette nell’offerta di servizi assicurativi. A riportarlo è l’agenzia Radiocor, che riporta di un migliaio di reclami. Una nota dell’ente spiega che Intesa Sanpaolo RBM Salute e Previmedical avrebbero svolto una pratica commerciale aggressiva, consistente in condotte e omissioni volte a ostacolare l’esercizio dei diritti che derivano dal rapporto contrattuale, inducendo i consumatori/assicurati a rinunciare alle prestazioni economiche e assistenziali cui avrebbero diritto.

Gli assicurati, infatti, si sarebbero trovati a fronteggiare richieste di documentazione probatoria eccessiva, ritardi nel rilascio delle autorizzazioni alle prestazioni dirette ovvero ritiro dell’autorizzazione già rilasciata, difficoltà o impossibilità di accedere ai call center, mancata erogazione di rimborsi senza apparente motivazione o sulla base di motivazioni pretestuose, valutazioni sulla congruità delle prescrizioni rilasciate dai medici ai consumatori, inadeguatezza e scarsa trasparenza nella gestione dei reclami.

Inoltre, prosegue Radiocor, sia RBM sia Previmedical avrebbero realizzato una pratica commerciale ingannevole diffondendo a mezzo stampa un messaggio pubblicitario in cui la ‘Polizza stop liste di attesa di RBM’ verrebbe prospettata, contrariamente al vero, come soluzione per chi è stufo dei tempi del Servizio Sanitario Nazionale. Una condotta che, se verificata, violerebbe gli articoli 20, comma 2, 21 e 22, del Codice del Consumo.

Ieri sono state condotte verifiche ispettive nelle sedi delle due società coinvolte nell’istruttoria, in collaborazione con il Nucleo Speciale della Guardia di Finanza.

In serata, però, è arrivata la versione ufficiale del gruppo Intesa Sanpaolo (leggi qui).

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