È attivo il nuovo accordo per Basilea 2, sui requisiti di capitale delle banche. La conferma è arrivata con l’annuncio di Bankitalia, che approva il nuovo impianto Ue ma concede agli istituti più tempo per adeguarsi alle nuove regole più severe. Infatti, le nuove disposizione del Comitato di Basilea entreranno in vigore in via definitiva a partire dal 2012.
Le nuove regole hanno l’obiettivo di rafforzare il capitale delle banche dopo la crisi economico-finanziaria. L’autorità di vigilanza comunque ha evidenziato che sarà possibile un periodo di grandfathering ovvero “un periodo in cui le vecchie regole continueranno ad essere applicate. In questi casi si userà il grandfathering per passare gradualmente alle nuove regole. Nel futuro le nuove e più restrittive regole si applicheranno secondo il principio del ‘da ora in poi’.
La loro applicazione è prevista dal 2012. Intanto nella giornata di ieri l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) aveva stimato a 18 miliardi le rettifiche sui crediti del settore bancario per fine anno, avvertendo anche che nel 2010 potrebbe essere peggiore.
Secondo il rapporto mensile dell’associazione, a ottobre 2009 le sofferenze bancarie lorde erano aumentate del 30,7% rispetto allo stesso mese del 2008, a circa 56,6 miliardi di euro. E il presidente di ABi si era detto preoccupato per le imminenti modifiche a Basilea 2.
Ma di regole della finanza hanno parlato anche altri esponenti della vigilanza. In particolare Giovanni Carosio, vice-direttore della Banca d’Italia che ha dato il via libera all’impianto complessivo approvato dall’Unione Europea, sottolineando nel suo intervento a Palazzo Madama che «Il consenso raggiunto in Europa sulla realizzazione in tempi brevi di una riforma significativa delle strutture di vigilanza rappresenta un risultato importante. Di altro parere invece Lamberto Cardia, presidente di Consob che ha considerato l’impianto legislativo un buon punto di partenza ma imperfetto. In particolare Cardia ha chiesto la riduzione dell’authority europee da tre a due.
Alleghiamo per maggiori dettagli i due discorsi delle autorità (Consob e Bankitalia).