Capita a volte di leggere casi nei quali la mandante mostra un pugno più duro rispetto all’autorità.; è questo il caso del sig.Bolognese.
Banca Generali S.p.A. ha segnalato alla Consob di aver risolto, a far data dal 19 febbraio 2009, il rapporto di agenzia in essere con il promotore, avendo accertato gravi irregolarità da questi poste in essere nell’esercizio della propria attività di promotore finanziario. Nello specifico la banca ha riferito di aver accertato che sul proprio conto corrente cointestato al promotore ed a un’altra persona, risultavano accreditate somme derivanti da numerosi bonifici bancari in addebito sui conti di alcuni clienti seguiti dal promotore, per la cifra di 134.350,00 euro
Banca Generali S.p.A. ha altresì riferito che il promotore, nel corso del colloquio avuto il 12 dicembre 2008 con propri esponenti, avrebbe riconosciuto di essersi appropriato di somme di pertinenza della clientela ed avrebbe redatto la seguente dichiarazione, allegata in copia alla predetta nota: “io sottoscritto Bolognese Giuseppe affermo che si tratta di una cifra intorno ad € 100.000,00 che ho preso dai clienti di cui sotto per esigenze personali e familiari e che si impegna a restituire agli stessi clienti”.
Dal conto loro, i clienti, dopo aver visionato la posizione relativa ai propri investimenti, hanno confermato la congruità dei dati in essa riportati e hanno dichiarato che tale posizione corrisponde alle proprie evidenze” ed ha trasmesso dichiarazioni dagli stessi sottoscritte nelle quali essi sostengono di aver volontariamente prestato, a titolo personale, alla cointestataria del conto corrente intestato al sig. Bolognese, ovvero direttamente allo stesso promotore, somme complessivamente pari ad € 91.150,00.
In virtù di queste attenuanti è arrivata esclusivamente la sospensione sanzionatoria da parte di Consob, mentre con Generali si è consumato l’addio.