Consulenti – Intermediazione in conto terzi, sale il controvalore medio

Intermediazione in conto terzi in calo in Italia tra il 2009 e il 2010: secondo i dati Assosim il controvalore complessivo è calato lo scorso anno a 857.083 milioni di euro (-5,92% rispetto al 2009), peraltro venendo più che compensato dall’incremento delle negoziazioni in conto proprio (627.805 milioni, +48,03%) per un totale di 1.484,889 miliardi di euro in tutto (+11,22%), a fronte di una contrazione del numero delle operazioni (71,969 milioni delle quali in conto terzi e 52,420 milioni in conto proprio, il 3,08% complessivo in meno del 2009), a testimonianza dell’incremento del controvalore medio delle operazioni effettuate più che del grado di concentrazione, che anzi pare in calo dato che la quota di mercato delle prime tre associate cala dal 27,46% del 2009 al 25,23% (e che quella delle prime dieci associate scivola dal 55,47% al 52,21%).

L’aumento del taglio medio delle operazioni non è comunque omogeneo: se cresce da 12.395 a 14.225 euro la “taglia” tipica delle operazioni in conto terzo, quelle in conto proprio vedono il controvalore medio contrarsi da 14.804 a 13.326 euro, con un “sorpasso” della clientela rispetto agli intermediari stessi per quanto riguarda il controvalore tipico delle operazioni poste in essere. Ai “piani alti” della classifica dei maggiori intermediari italiani in conto terzo in verità poco cambia: leader resta FinecoBank (gruppo UniCredit), che vede la propria quota di mercato salire dal 15,55% al 15,95%, mentre al loro posto restano anche, nell’ordine, Iwbank (in cui dallo scorso novembre si è fusa Twice Sim e che sale dal 12,56% al 15,09% del mercato), Intermonte Sim (dal’11,13% all’11,76%) e Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo, che invece vede la quota di mercato scivolare dal 7,98% al 7,10%). Qualche maggiore movimento nelle posizioni dalla quinta a scendere con Banca Akros (gruppo Bpm, passata dal sesto al quinto posto con una quota di mercato che sale dal 4,57% al 4,84%), Equita Sim (da nona a settima, con quota che passa dal 2,97% al 3,40%), Morgan Stanley (era 14esima nel 2009, è risultata ottava nel 2010, con un 1,73% salito al 2,66%) e CA Cheuvreux (da undicesima a nona, con quota salita dal 2,54% al 2,63%) che guadagnano terreno, ai danni di Nuovi Investimenti Sim (sesta piazza dalla quinta dell’anno precedente e quota che dal 4,70% risulta pari al 4,68%) e UniCredit Bank AG (l’ex HVB AG, passata dall’ottava alla decima piazza con una quota calata dal 3,46% al 2,54% del mercato). 

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