Allianz sotto la lente: Personal Target, per stabilire obiettivi e rischi

Fondato nel 1890, il gruppo Allianz è tra i principali gruppi finanziari mondiali con una presenza in settanta paesi di tutto il mondo, con oltre 151 mila dipendenti e oltre 76 milioni di clienti. Nel solo terzo trimestre di quest’anno il fatturato complessivo è stato pari a 24,1 miliardi di euro (l’1,8% in meno di dodici mesi prima, ma al netto dell’effetto cambio la variazione sarebbe lievemente positiva, +0,2%), un utile operativo di 1.906 milioni di euro (-7,3%) e un utile netto di 258 milioni (lo scorso anno l’utile fu pari a 1,3 miliardi), su cui hanno inciso 931 milioni di svalutazioni in larga parte legate all’esposizione in titoli di stato greci ed agli investimenti finanziari, che hanno risentito dell’acuirsi della crisi del debito sovrano di Atene.

Tra le principali controllate si notano le compagnie di assicurazioni del credito Agf e la sua controllata Euler Hermes (entrambi francesi), la statunitense Pacific Investment Management Company (o Pimco, società che gestisce il maggiore fondo obbligazionario al mondo), Selecta (la principale società europea di distributori automatici di bevande e generi alimentari) piuttosto che Darta Saving Life Assurance, una compagnia di assicurazione sulla vita di diritto irlandese fondata nel 2003. Proprio Darta è la società che gestisce uno dei prodotti più particolari della gamma distribuita da Allianz Bank, Personal Target: una polizza unit linked a premio unico che consente al sottoscrittore di identificare un obiettivo finanziario da definire in funzione dell’orizzonte temporale e del grado di propensione al rischio, che attraverso la scelta di un percorso atteso di crescita mira a raggiungere lo scopo prefissato consentendo al tempo stesso un monitoraggio continuo sul livello di rischio dell’investimento prescelto. In pratica la unit linked prevede l’investimento del premio versato dal sottoscrittore in quote di fondi interni dal cui valore dipenderanno le prestazioni previste dal contratto (ovvero il rimborso dell’investimento e la copertura assicurativa caso morte).

L’investitore-contraente ha l’opzione di scegliere tra un piano di investimento con o senza switch automatici: nel primo caso la scelta di una delle sei linee di investimento deve essere mantenuta per almeno 12 settimane, dopo di che lo spostamento del controvalore tra un fondo interno e l’altro avverrà, in automatico, in base alla strategia di gestione del rischio finalizzata al raggiungimento di un determinato rendimento soglia, coerente con il grado di rischio e con l’orizzonte temporale della singola proposta di investimento. Nel secondo caso i premi versati saranno investiti dalla società nei fondi interni indicati dall’investitore-contraente in fase di sottoscrizione della proposta, o successivamente mediante operazione di switch a richiesta.

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