UTILE NETTO IN CALO – Utile in calo del 9,1% su anno per Intesa Sanpaolo. La banca ha registrato nella prima metà del 2012 un risultato netto pari a 1,274 miliardi dagli 1,402 miliardi di un anno prima: di questi solo 470 milioni aono stati realizzati nel secondo trimestre, il 41,5% in meno rispetto al periodo gennaio-marzo. L’utile netto normalizzato si attesta invece nel semestre a 1,04 miliardi, rispetto agli 1,23 miliardi dell’anno prima.
GLI ALTRI DATI IN BILANCIO – In crescita invece del 7,4% il risultato della gestione operativa che, salendo a 4,5 miliardi di euro ha toccato il livello più elevato degli ultimi otto semestri, mentre i costi operativi sono scesi dell’1,9% portando il rapporto cost/income al 49,8%. Il conto economico consolidato del primo semestre 2012 registra poi proventi operativi netti pari a 8.944 milioni di euro, in crescita del 2,6% rispetto agli 8.720 milioni del primo semestre 2011, interessi netti a 4.932 milioni, in aumento del 3,6% su anno, e commissioni nette per 2.639 milioni di euro, -5,9%.Sul fronte patrimoniale, al 30 giugno 2012 il Core Tier 1 ratio era pari al 10,7% dal 10,1% di fine 2011 e il coefficiente Eba pro-forma al 10,1%, rispetto al 9,2% dell’analisi Eba sui dati di settembre 2011. Il gruppo ha anche annunciato di aver completato al 70% la necessità di funding per il 2012. I numeri di Intesa risultano complessivamente migliori delle stime degli analisti di Intermonte, che confermano sul titolo il giudizio “interessante”.
DIVIDENDO UGUALE O MAGGIORE AL 2011 – Per il 2012 Intesa Sanpaolo prevede un dividendo per azione uguale o superiore a quello distribuito per il bilancio 2011. Fra gli altri obiettivi per l’anno in corso, il mantenimento del core tier 1 sopra il 10% e coefficienti patrimoniali oltre la soglia eba del 9%. La banca continuerà un leverage prudenziale, manterrà elevata liquidità e accantonamenti rigorosi e prudenziali.